martedì,Aprile 16 2024

‘Ndrangheta: operazione “Barbarossa”, quattro i vibonesi condannati

La “famiglia” Stambè di Sant’Angelo di Gerocarne avrebbe messo le mani sul calcestruzzo e su alcune società sportive in provincia di Asti

‘Ndrangheta: operazione “Barbarossa”, quattro i vibonesi condannati
tribunale torino

Ci sono anche quattro vibonesi fra i condannati dalla Corte d’Appello di Torino nell’ambito dell’operazione antimafia “Barbarossa”, scattata nel maggio 2019. Si tratta di: Michele Stambè, di 32 anni, che dai 20 anni di reclusione in primo grado (giudizio con rito abbreviato) passa a 10 anni di carcere; Salvatore Stambè, di 44 anni, condannato a 11 anni e 8 mesi che passa a 7 anni di reclusione (11 anni e 8 mesi in primo grado); Daniele Stambè, 25 anni, condannato a 6 anni (9 anni in primo grado); Bruno Agostino (originario di Soriano Calabro) si è visto riformare la pena, dagli iniziali 10 anni e 4 mesi agli attuali 9 anni e 10 mesi. Gli Stambè condannati, residenti ad Asti, sono tutti originari di Sant’Angelo di Gerocarne. [Continua in basso]

Queste le altre condanne: Queste le altre condanne: 9 anni e 9 mesi Luca Scrima (14 anni 8 mesi in primo grado); 6 anni e 6 mesi 12 anni e 8 mesi Rocco Zangrà (12 anni e 8 mesi in primo grado, originario di Rizziconi ma residente ad Alba); 8 anni Salvatore Carè (11 anni in primo grado); 10 anni Vincenzo Emma (stessa pena in primo grado); 6 anni e 6 mesi Giuseppe Emma (10 anni in primo grado);6 anni e 6 mesi Adriano Emma (9 anni e 8 mesi); 6 anni Giuseppe e Ferdinando Catarisano (9 anni e 4 mesi in primo grado); 6 anni Gianfranco Guzzetta (9 anni e tre mesi in primo grado), 3 anni Agim Lena (5 anni in primo grado); 8 mesi Massimo Marchiori (2 anni e 2 mesi in primo grado). Rocco Zangrà, ritenuto il referente dell’organizzazione per tutta la zona di Alba, avrebbe avuto influenza anche sul locale di ‘ndrangheta di Asti.

L’operazione “Barbarossa” è stata condotta dai carabinieri di Asti, smantellando un’organizzazione criminale di stampo ‘ndranghetista attiva nell’Astigiano e nel Cuneese, ma con collegamenti pure con il Vibonese. 

In ambito sportivo è stato provato il ruolo centrale delle famiglie Catarisano e Zangrà, che controllavano le squadre di calcio dell’Asti e della Pro Asti Sandamianese, mentre la famiglia Stambè, originaria di Sant’Angelo di Gerocarne, aveva interessi in alcune società sportive come l’Us Costigliole Calcio e la “Motta Piccola California”. Inoltre, sia gli Stambè che gli Zangrà, avrebbero fatto affari con due aziende di calcestruzzi, la Concretocem Snc e la Mercurio Calcestruzzi Snc, nonchè con l’azienda agricola Giacosa Sas. L’indagine, avviata nel maggio 2015, oltre alle provincie di Asti e Cuneo, ha interessato anche quelle di Alessandria, Torino, Milano e Savona. 

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