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Ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e munizioni, con l’aggravante delle finalità mafiose, nel caso di specie rappresentate dall’agevolazione delle attività del clan Mancuso di Limbadi e Nicotera. Questi i reati per i quali il pm della Dda di Catanzaro, Antonio De Bernardo (in foto), con il visto del procuratore Nicola Gratteri, ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti dei fratelli Domenico e Salvatore Piccolo, rispettivamente di 26 e 19 anni, entrambi di Nicotera Marina, il primo in carcere ed il secondo agli arresti domiciliari. Arrestati nell’aprile scorso a seguito di una perquisizione dei carabinieri, i due fratelli sono i figli di Roberto Piccolo, attualmente detenuto e ritenuto vicino al clan Mancuso. Il ritrovamento era avvenuto il 20 aprile scorso ad opera dei militari dell’Arma nella casa del defunto zio, ovvero Domenico Piccolo, ucciso il 4 febbraio del 2011 dal figlio all’epoca minorenne.