Nuovo passo indietro per il processo nato dall’operazione “Pharma Bluff” che mira a far luce su un presunto raggiro che sarebbe stato messo in piedi attraverso la farmacia di Caroniti, frazione del comune di Joppolo. A causa del parziale cambio di Collegio giudicante, il Tribunale di Vibo Valentia presieduto dal giudice, Giulio De Gregorio (a latere i giudici Marina Russo e Brigida Cavasino) ha oggi disposto la rinnovazione del dibattimento, incontrando però l’opposizione dei difensori degli imputati che non hanno prestato il proprio consenso. Nella prossima udienza fissata per il 13 maggio, quindi, è stata disposta la citazione in aula di alcuni investigatori che avevano già deposto nelle precedenti udienze affinchè confermino o meno le dichiarazioni già rese sottoponendosi ad eventuali ulteriori domande da parte delle difese e del pm. Proprio quest’ultimo ha chiesto stamane in aula la nomina di un perito per procedere alla trascrizione di alcune intercettazioni utili per l’impalcatura accusatoria, riservandosi di depositare per la prossima udienza un elenco delle intercettazioni di cui si richiede la trascrizione.
Sul banco degli imputati si trovano: Giuseppe Dato, 63 anni (avvocato Diego Brancia); Francesco D’Agostino, 68 anni, di Joppolo, medico di base (avvocati Giovanni Vecchio e Sandro D’Agostino, quest’ultimo oggi presente in udienza anche in sostituzione del primo e del collega Brancia); Giuseppa Scinica, 53 anni, dipendente dello studio medico D’Agostino (avvocati Vecchio e D’Agostino); Carmen Ferraro, 35 anni, di Tropea, dipendente della farmacia Dato, difesa dall’avvocato Mario Ferraro. L’Asp di Vibo Valentia è invece costituita parte civile nel processo con l’avvocato Domenico Paglianiti.
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