venerdì,Marzo 29 2024

Dossi “camuffati” da passaggi pedonali, istanza al Comune di Vibo: «Sono illegali, vanno rimossi»

A promuoverla è l’avvocato Michele La Rocca, presidente di Fidap e Asi: «Sono vietati su strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli di soccorso e di pronto intervento»

Dossi “camuffati” da passaggi pedonali, istanza al Comune di Vibo: «Sono illegali, vanno rimossi»

«Gli attraversamenti pedonali rialzati realizzati dal Comune di Vibo Valentia, sono in realtà dossi camuffati, la cui realizzazione è soggetta a normativa stringente che li vieta nelle strade attraversate da mezzi di soccorso, ambulanze e autobus di linea e pertanto vanno rimossi». A sostenerlo è l’avvocato Michele La Rocca, presidente di Fidap Imprese e del comitato provinciale Asi in un’istanza diretta al commissario prefettizio Giuseppe Guetta. La Rocca chiarisce i motivi «dell’irregolarità ed illegalità dei dossi camuffati da passaggi pedonali. In realtà i passaggi pedonali rialzati non sono soggetti alla normativa dei dossi, ma sono assimilabili ad essi – spiega – se ne assumono le caratteristiche».

Quali caratteristiche deve avere un attraversamento pedonale rialzato per non esser considerato dosso? Lo chiarisce la circolare n.3698/2001 del ministero dei Lavori pubblici, dove si legge che gli attraversamenti pedonali rialzati sono un “rialzo del piano viabile con rampe di raccordo (con pendenza del 10 per cento) in corrispondenza di aree di attraversamenti pedonali. La lunghezza interessata dal rialzo supera in genere quella dei normali veicoli (10-12 m), in caso contrario vengono classificati come dossi”. «Questo significa – chiarisce La Rocca – che “attraversamenti pedonali rialzati” inferiori a 10 metri di larghezza sono da considerarsi come dossi e possono essere installati soltanto su determinati tipi di strada, previa ordinanza motivata. I dossi possono essere installati soltanto su strade dei quartieri residenziali, nel cuore dei centri abitati, e sono assolutamente vietati “su strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per i servizi di soccorso e di pronto intervento”. Lo dice l’art. 179 del regolamento di attuazione del Cds e lo chiarisce una circolare del 2001 del ministero dei Lavori pubblici».

Per il presidente Fidap dunque, gli attraversamenti pedonali rialzati «possono essere adottati solo su strade scarsamente trafficate, in zone residenziali, nel cuore dei centri abitati, ma non su grandi arterie di scorrimento e viali principali (come sono viale della Pace, viale Kennedy, viale della Accademie Vibonesi e viale delle Industrie), dove, in caso di emergenza devono poter sfrecciare i mezzi di soccorso. Pensate cosa accade – aggiunge – in tutti questi casi ad un’ambulanza che trasporta un ferito grave a bordo. Sarà costretta a frenare e riaccelerare di continuo, perdendo minuti preziosi che a volte possono fare veramente la differenza tra la vita e la morte. Non parliamo poi degli innumerevoli sobbalzi a cui sarà costretto il povero ferito magari politraumatizzato, che potrebbero avere effetti rovinosi sul suo stato di salute già compromesso. Il ministero ricorda poi agli amministratori locali che i dossi devono essere opportunamente segnalati e costruiti rispettando precise norme di installazione. Invece i dossi disseminati per le strade di Vibo Valentia, risultano poco visibili di notte, trasformandosi in vere e proprie rampe di lancio totalmente inattese da chi si trova alla guida. In altri casi invece ci ritroviamo davanti pendenze vertiginose e dislivelli impressionanti da valicare (vedi Viale delle Accademie Vibonesi), pericolosissimi per i motociclisti e deleterie per sospensioni e cerchi, ma anche per la salute dei passeggeri. Il ministero della Salute ha infatti rilevato che i sobbalzi possono provocare seri problemi alla cervicale e alla schiena, in particolare negli anziani».

Allora che fare? «Qualora installati in difformità da quanto prescritto dalla vigente normativa, i dossi devono essere immediatamente rimossi; in difetto, gli Enti proprietari risponderanno civilmente e penalmente in caso di danni e lesioni derivanti dal loro permanere». Per ciò che attiene la sicurezza dei pedoni, La Rocca spiega: «Penso sia giunto il momento di procedere con una nuova mappatura degli attraversamenti pedonali, un censimento aggiornato e una conseguente selezione dei punti da considerare come più a rischio di sinistri. Su questi e su altri ‘spot’ sensibili, si dovrebbe intervenire, dotandoli di passaggi pedonali rialzati regolari e non dossi camuffati, oppure di un semaforo a richiesta, di una segnalazione ben visibile e di un potenziamento dell’illuminazione».

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