domenica,Maggio 19 2024

L’ex capogruppo Pd Sebi Romeo tra gli indagati dell’inchiesta che coinvolge Oddati

Lo storico esponente dem calabrese coinvolto nell’operazione Rione Terra a Pozzuoli. Per gli inquirenti il promotore della presunta associazione sarebbe il componente della Direzione nazionale del Partito democratico

L’ex capogruppo Pd Sebi Romeo tra gli indagati dell’inchiesta che coinvolge Oddati
Sebi Romeo (Pd)

C’è anche il reggino Sebi Romeo, ex capogruppo Pd in Regione, tra gli indagati dell’inchiesta “Rione Terra”, che ieri ha fatto luce su alcuni appalti illeciti a Pozzuoli. L’inchiesta ipotizza l’esistenza di una associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti, alla corruzione, alla rivelazione di segreto e al traffico di influenze con l’obiettivo di favorire l’imprenditore Salvatore Musella, titolare della Cytec srl. A Romeo, tuttavia, non è contestata l’ipotesi associativa. Musella è amico di lunga data di quello che è considerato il promotore dell’associazione: Nicola Oddati, componente della direzione nazionale del Pd responsabile nazionale delle Agorà e già braccio destro dell’ex segretario dem Nicola Zingaretti. Romeo è uno dei principali esponenti calabresi di Prossima, la corrente del Pd che fa capo a Oddati. [Continua in basso]

Per la Procura di Napoli, dell’associazione a delinquere fanno parte il sindaco uscente di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, il presidente e il direttore esecutivo dell’Agenzia nazionale per il turismo, Giorgio Palmucci e Giovanni Bastianelli, e un altro esponente del Pd, Luciano Santoro, candidato alla segreteria provinciale di Taranto.

L’ipotesi degli inquirenti è che Musella, oltre ad aggiudicarsi l’appalto per il restauro e il rilancio del Rione Terra di Pozzuoli, puntasse a estendere la sua influenza anche su altre regioni. Nel decreto firmato dal procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, dall’aggiunto Sergio Ferrigno e dai sostituti Stefano Capuano e Immacolata Sica, vengono ricostruiti una serie di presunti illeciti. Oddati, in particolare, avrebbe ricevuto 4mila euro «oltre ad altre somme, pernottamenti al Terminus, abiti sartoriali e la ristrutturazione di una casa» per una persona a lui vicina e avrebbe «sfruttato le sue relazioni con pubblici ufficiali come fiduciario di Musella al fine di accreditarne l’aspettativa e l’interesse all’acquisizione di appalti pubblici». Romeo e Santoro, invece, avrebbero ricevuto 10mila euro a testa.

Dal canto suo Enit, Agenzia Nazionale del Turismo, “in riferimento alle indiscrezioni di stampa che citano tra le persone interessate, il Presidente Giorgio Palmucci e il Direttore esecutivo Giovanni Bastianelli”, precisa che “la società non è in alcun modo coinvolta nell’inchiesta relativa alla riqualificazione del Rione Terra del comune di Pozzuoli. La società è certa che la vicenda sarà chiarita nelle sedi più opportune, riponendo piena fiducia nell’operato della magistratura”.

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