Narcotraffico: lascia il carcere 57enne di Nicotera
Passa agli arresti domiciliari dopo che a dicembre si era consegnato interrompendo un periodo di latitanza


Il gip del Tribunale di Reggio Calabria, accogliendo le argomentazioni proposte dall’avvocato Francesco Capria, ha disposto la sostituzione della custodia cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari nei confronti di Giuseppe Baratta, 57 anni, di Nicotera. L’ indagato, dopo un periodo di latitanza, si era presentato, lo scorso mese di dicembre, al carcere di Reggio Calabria dove gli era stato notificata l’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Nuova Narcos Europea” nella quale è ritenuto partecipe di un presunto sodalizio criminale all’interno del quale si sarebbe reso disponibile a commerciare, in modo continuativo e sistematico, nella città di Milano, la cocaina che gli sarebbe stata fornita dall’organizzazione criminale dei Molè di Gioia Tauro ed in particolare dal 27enne Rocco Molè (figlio dell’ergastolano Mommo Molè). Inoltre è anche accusato, in concorso con Giuseppe Ferraro, di aver acquistato un chilogrammo di sostanza stupefacente del tipo cocaina da Antonino Pesce di Rosarno e da Rocco Molè. Gli viene contestata altresì la recidiva reiterata specifica.Il gip, dopo cinque mesi di detenzione in carcere, ritenendo fondata la tesi difensiva, ha sostituto la misura cautelare in atto con quella degli arresti domiciliari in una comunità di reinserimento.
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