venerdì,Aprile 19 2024

«Bivona lasciata nel degrado», i cittadini si appellano al Comune

I residenti segnalano situazioni di abbandono nella frazione: strade sporche, erbacce e ingombranti faranno però da contorno anche alla celebrazione delle Prime comunioni, in programma domani. A farsi portavoce del disagio Gregorio Farfaglia che chiede il rispetto del capitolato d'appalto.

«Bivona lasciata nel degrado», i cittadini si appellano al Comune

Si sono rivolti al sindaco Elio Costa, all’assessore al ramo Antonio Scuticchio, al dirigente di settore Adriana Teti, nonché, in via informale, ad altri esponenti della maggioranza. Hanno ricevuto peraltro rassicurazioni e promesse d’interessamento. Ma nei fatti nulla è cambiato.

Domani, domenica 8 maggio, a Bivona, tra le altre cose, si terranno le prime comunioni. Ma la condizione delle vie della frazione, con buona pace dei diversi cittadini che, come detto, si erano premurati di interessare gli uffici comunali, resteranno, usando le loro parole, «in preda al degrado».

Erbacce infestanti lungo marciapiedi e muri di cinta, rifiuti ingombranti ai margini delle strade, un diffuso senso di abbandono. A segnalare i disagi in via formale, un cittadino in particolare: Gregorio Farfaglia, imprenditore residente a Bivona.

Scrivendo al sindaco, all’assessore e alla dirigente aveva chiarito lo stato delle cose, chiedendo un intervento, anche e soprattutto in previsione della celebrazione che domani interesserà diversi bambini del posto e le rispettive famiglie che avranno, a far da contorno alla felicità per il sacramento ricevuto, una cornice non degna del quadro.

«Ho più volte contattato l’amministrazione comunale come altri cittadini – scrive Farfaglia nella lettera cui allega ampia documentazione fotografica – al fine di intervenire per sanare il degrado presente a Bivona, tenuto conto che domenica 8 maggio 2016 ci saranno le Prime comunioni, e che la situazione creatasi è vergognosa. Con la presente – aggiunge – mi preme sottolineare e precisare che l’attuale ditta che sta svolgendo i lavori non sta rispettano l’articolo 25 del capitolato speciale d’appalto».

Farfaglia allude all’articolo che prevede “l’estirpazione normale e progressiva e/o il diserbo delle cigliature di strade, marciapiedi, cunette, piazze, riquadri esterni di aiuole e banchine spartitraffico; da effettuarsi con cadenza tale che tutto il centro abitato risulto in qualsiasi momento risulti privo di erbacce di qualsiasi dimensione. Dovrà essere cura dell’operatore addetto allo spazzamento manuale – specifica il capitolato -provvedere quotidianamente all’estirpazione continua delle erbacce”.

Così non è, evidentemente. Ed è Farfaglia stesso a ricordare in chiusura della sua lettera al Comune, che «non dobbiamo essere noi cittadini a mettere alla vostra attenzione quanto accade in violazione di un diritto a noi spettante. Pertanto si chiede un vostro intervento con la massima urgenza». Intervento che, tuttavia, spiega Farfaglia, ad oggi non è ancora avvenuto.

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