venerdì,Marzo 29 2024

Pronto soccorso di Vibo: ore di attesa per un detenuto in regime di Tso, la denuncia della Fns Cisl

L'uomo affetto da patologie psichiatriche avrebbe danneggiato alcune attrezzature del pronto soccorso. Per Sergio Pascale bisognava garantire l'accesso prioritario

Pronto soccorso di Vibo: ore di attesa per un detenuto in regime di Tso, la denuncia della Fns Cisl

La carenza di personale al Pronto Soccorso di Vibo Valentia si ripercuote anche sulla gestione dei detenuti che necessitano di ricovero. La questione è stata sollevata dal segretario interprovinciale Fns CISL Catanzaro-Vibo Valentia-Crotone Sergio Pascale, il quale, in una nota indirizzata al Presidente della Regione Calabria, al Prefetto di Vibo , al direttore del Dipartimento Regionale di sanità, al direttore della casa circondariale e al Commissario Straordinario dell’Asp vibonese, chiede di rispettare il codice prioritario per l’accesso di soggetti in regime di detenzione. [Continua in basso]

«La situazione nelle carceri italiane, a causa della massiccia presenza di detenuti extra comunitari e psichiatrici e la chiusura degli ospedali psichiatrici – si legge – ha causato una sostanziale ingestibilità dei penitenziari, a livello nazionale. Seppure il penitenziario Vibonese sia notorio per la legalità e l’eccellente gestione dei detenuti, grazie alla preziosa gestione dei vertici e alla professionalità del personale, vi sono problematiche su cui l’Asp di Vibo Valentia deve immediatamente». La denuncia è stata formalizzata all’indomani di un episodio accaduto allo Jazzolino. «Nei giorni scorsi – è scritto – la scorta della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Vibo Valentia hanno accompagnato un detenuto facinoroso – giunto in ambulanza al pronto soccorso, in seguito a diversi atti di autolesionismo e danneggiamento ed in regime d’urgenza per TSO. Pare che il detenuto- prosegue la nota a firma di Sergio Pascale- sia rimasto in attesa nel corridoio del pronto soccorso dal primo pomeriggio intorno alle 14,30 fino alle sera intorno alle 22,30 per essere visitato e conseguentemente ricoverato». Una lunga attesa nel corso della quale l’uomo avrebbe danneggiamento alcune attrezzature del pronto soccorso. «Solo grazie alla prontezza e all’alta professionalità del personale di polizia penitenziaria è stato evitato che la situazione potesse ulteriormente degenerare». Il sindacalista, solleva poi un’altra questione relativa alla «conferma per 38 ore settimanale del dirigente sanitario Natino Crea, in quanto vincitore del relativo incarico dirigenziale presso il penitenziario. Questione – prosegue – che incide seriamente sulla salute dei detenuti e sull’ordine e la sicurezza stessa del penitenziario, oltre che sugli adempimenti giuridico sanitari improcrastinabili disposti dalla magistratura e su cui non vi è stato neanche in questo caso riscontro da parte del commissario straordinario dell’Asp vibonese e della direzione del Pronto soccorso. Inoltre appare gravissimo che per l’ennesima volta un detenuto per cui sarebbe stata disposto e convalidato il TSO da parte dei sanitari, non sia stato eseguito per mancanza di posti né in sede locale, né regionale e addirittura nazionale». Questioni che il segretario interprovinciale Fns CISL pone all’attenzione delle autorità competenti al fine di risolvere l’emergenza.

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