martedì,Aprile 23 2024

Percuote e violenta la compagna malata: un arresto nel Cosentino

Durante l'ultimo episodio di violenza il cinquantenne si è scagliato contro la vittima colpendola ripetutamente e minacciandola con un coltello

Percuote e violenta la compagna malata: un arresto nel Cosentino
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Maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenza sessuale, lesione personale e rapina. Con queste accuse, i carabinieri di Torano Castello (CS) in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, hanno tratto in arresto M.R., di 54 anni. Le investigazioni dei militari dell’Arma hanno avuto origine dalla richiesta di aiuto pervenuta da una donna che, durante l’ultimo episodio di aggressione, era riuscita a fuggire trovando riparo presso i vicini di casa. La lite era scaturita dal fatto che il cinquantenne, impegnato nella macellazione del maiale, non aveva ricevuto l’aiuto della compagna, impossibilitata poiché reduce da una recente operazione cui era stata sottoposta nel novembre scorso per la rimozione di un’ernia del disco. [Continua in basso]

Così, rientrato in casa, M.R. si è scagliato contro la compagna afferrandola per la maglia e scaraventandola contro la stufa, colpendola ripetutamente con pugni sul naso e alla testa tanto da farle saltare gli occhiali e la protesi dentale, minacciandola con il coltello usato per la macellazione del maiale. Inoltre, durante l’aggressione, le aveva sequestrato il telefono per evitare che chiamasse aiuto. La donna è riuscita a scappare e a raggiungere l’abitazione dei vicini di casa chiedendo di contattare i carabinieri i quali, intervenuti immediatamente, hanno attivato i sanitari del 118 che hanno portato la vittima al Pronto Soccorso dell’ospedale di Castrovillari. Le indagini scaturite dall’episodio, hanno consentito ai militari dell’Arma di ricostruire lo stato di sofferenza morale e psichica cui era sottoposta la donna la quale, dal 2020, subiva maltrattamenti. Il compagno le aveva impedito di frequentare la scuola di ballo e gli amici, persino di vedere la figlia, cosa che doveva avvenire solo alla sua presenza; la costringeva a consegnargli il denaro da lei percepito a titolo di reddito di cittadinanza e di pensione di invalidità. Ai numerosi episodi di vessazioni e minacce di morte si accompagnava la costrizione a rapporti sessuali contro la sua volontà nonostante non potesse averne, soprattutto nell’ultimo periodo, a causa dell’ intervento chirurgico subito. La vittima è stata messa in contatto con centri antiviolenza. L’arrestato è stato sottoposto agli arresti in un altro domicilio.

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