domenica,Giugno 29 2025

Operazione Imperium: la decisione del gip per sette indagati

Alcuni lasciano gli arresti domiciliari. Coinvolti per il ruolo ricoperto nella gestione del villaggio Sayonara di Nicotera Marina

Operazione Imperium: la decisione del gip per sette indagati

Sono diverse le decisioni emesse dal gip distrettuale di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta antimafia denominata Imperium, scattata ad opera della Dda e che ha registrato l’applicazione di 32 misure cautelari (60 gli indagati totali) e sequestri per circa 12 milioni di euro. In particolare, a seguito dell’espletamento degli interrogatori di garanzia e in accoglimento delle richieste difensive, si è registrata la revoca delle misure cautelari (obbligo di firma) originariamente applicate agli indagati Maria Ribecco (cl ’67), di Zambrone, Paolo Tinè (cl ’77), di Mascalucia, e Graziella Torrisi (cl ’43), di Mascalucia. Sono invece state degradate nella misura del divieto di dimora in Calabria le misure (arresti domiciliari) per gli indagati Francesco Falsaperna (cl ’70), di Mascalucia Sebastiano Molino (cl ’72) di Mascalucia, Alessandro Oliveri (cl ’72), di San Giovanni La Punta (aveva l’obbligo di dimora) e Francesco Rapisarda (cl 43), di Catania. Tutti gli indagati sono difesi dall’avvocato Giovanni Vecchio e dall’avvocato Bruno Vallelunga del Foro di Vibo Valentia. In particolare, le principali contestazioni che sono mosse agli indagati sono quelle di concorso esterno in associazione mafiosa (ai soli indagati Falsaperna, Molino e Rapisarda) e trasferimento fraudolento di valori aggravato dalla finalità di agevolare il clan Mancuso. Tali vicende delittuose si inseriscono, nella ricostruzione degli investigatori, all’interno della gestione dei villaggi turistici Sayonara di Nicotera Marina e Green Beach di Briatico che veniva operata da società ritenute riconducibili a Francesco Rapisarda. Quest’ultimo, prima delle sue vicissitudini giudiziarie, era un imprenditore siciliano molto noto, attivo nel settore della siderurgia e che da poco tempo aveva esteso i suoi interessi economici anche al settore turistico.

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