venerdì,Aprile 26 2024

“Black Money”, i penalisti vibonesi: «Ristabilire la verità dei fatti»

La Camera penale di Vibo Valentia interviene in relazione alla ricostruzione dell’udienza del processo che vede alla sbarra il clan Mancuso «mal riportata da qualche organo di stampa»

“Black Money”, i penalisti vibonesi: «Ristabilire la verità dei fatti»

«La Camera penale di Vibo Valentia, unitamente ad altri colleghi anche quelli provenienti da altre Camere penali della Calabria e da altri Fori, si è riunita in data odierna presso il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Vibo Valentia per stigmatizzare quanto sta accadendo sui media in riferimento a ciò che si è verificato presso l’aula bunker del Tribunale di Vibo Valentia, il 10 ottobre scorso nel processo “Black Money”».

Gli avvocati del Foro vibonese, premettendo che «vanno censurati determinati comportamenti da qualunque parte provengano e nei confronti di chiunque», ritiene debba «essere ristabilita la verità dei fatti, per come emerge dai verbali di udienza già depositati, e mal riportata da qualche organo di stampa, peraltro mai presente alle udienze».

Minacce in aula a Marisa Manzini, la Dda richiede i verbali dell’udienza

Ai penalisti «spiace dover rilevare come tutti coloro che si sono affrettati a fare dichiarazioni sulla vicenda, ed anche chi le ha raccolte, non abbiano avuto neanche la sensibilità di censurare atteggiamenti deprecabili, che sono sfociati addirittura in offese e minacce nei confronti di alcuni componenti del Collegio difensivo. Tali episodi – si fa notare – non sfuggiranno certo alla Magistratura, che sta indagando».

Pertanto «ben vengano gli Ispettori con l’auspicio che ascoltino anche gli avvocati presenti in udienza, i quali potranno riferire come realmente si sono svolti i fatti a dispetto di inesattezze e giudizi di pessimo gusto che sono stati gratuitamente espressi e diffusi. Gli avvocati si riservano di intraprendere le opportune iniziative di concerto con il coordinamento delle Camere penali della Calabria, L’Unione Camere penali italiane ed il Consiglio dell’Ordine degli avvocati».

Minacce alla Manzini, Gratteri: «I boss cominciano ad essere insofferenti»

top