L’aspetto sportivo, pur trattandosi dell’intitolazione di un campo di calcetto, ha rappresentato una piccola parte dell’evento. Perché il messaggio mandato dalle autorità presenti a Fabrizia era dal sapore fortemente civico: un messaggio per la legalità, contro la sopraffazione, contro la ‘ndrangheta. E così questa mattina l’intitolazione del campo di calcio a 5 è diventata emblema di un territorio che vuole riscattarsi. La struttura sportiva è stata realizzata grazie ad un finanziamento europeo rientrante nel Pon “Legalità” del ministero dell’Interno, intitolata non a caso a Francesco Fortugno, il vicepresidente del consiglio regionale ucciso nel 2005
Il parroco don Ferdinando Fodaro, durante la benedizione, ha voluto evidenziare come «il bene chiama sempre altro bene così come la legalità chiama sempre altra legalità». «Ho accolto con grande gioia questa intitolazione – ha spiegato nel suo intervento, non nascondendo la sua grande emozione, la Laganà -. Lo sport aggrega molti giovani. È un luogo di civismo che educa al rispetto del prossimo. Nel calcio non c’è razzismo. Ragazzi – ha ribadito – date un calcio alla ‘ndrangheta». Il prefetto Zito ha rivolto un invito agli educatori: