martedì,Aprile 23 2024

Randagismo: è allarme a Serra, Tucci: «Si avvii la sterilizzazione»

Interrogazione del consigliere comunale del gruppo “In alto volare” rivolta al sindaco: «Agire subito per evitare possibili inconvenienti»

Randagismo: è allarme a Serra, Tucci: «Si avvii la sterilizzazione»

La consistenza delle lamentele riguardanti il fenomeno del randagismo e i recenti episodi denunciati da alcuni cittadini danno l’idea della dimensione di un problema, esistente da diverso tempo, che ormai richiede una indifferibile soluzione».

Lo afferma il consigliere di “In alto volare” Jlenia Tucci che commenta l’interrogazione al riguardo presentata e sottolinea i disagi riscontrati fra la gente. «Ci sono branchi di cani randagi – spiega l’esponente di minoranza – che girano indisturbati per il paese: ciò rappresenta un rischio concreto, soprattutto per anziani e bambini. In numerosi quartieri, i residenti sono costretti a fare i conti con questi randagi, che spesso rovistano fra la spazzatura in cerca di residui organici e la loro fame, talvolta, si traduce in comportamenti minacciosi per quanti si spostano a piedi. A ciò vanno aggiunti i danni provocati a quanti posseggono, entro la loro proprietà, animali da cortile».

E aggiunge: «Capisco che le finanze degli Enti oggi non consentono di elaborare grandissimi piani, però servono idee chiare, provvedimenti rapidi ed efficaci. Anche perché sono stati registrati diversi casi di avvelenamento dei cani, presumibilmente ad opera di cittadini infastiditi dalla loro presenza e dai loro movimenti. La mia proposta, condivisa dai diversi cittadini e dalle associazioni a tutela degli animali, è quella di procedere, coinvolgendo anche i Comuni limitrofi, alla sterilizzazione delle femmine e di giungere ad un accordo con i veterinari del territorio e le associazioni operanti a tutela degli animali affinché poi le ospitino per il periodo necessario alla guarigione. Credo sia una proposta attuabile, poco onerosa e che costituisce un messaggio di civiltà. Invito, dunque, l’amministrazione comunale a condividere questa idea – conclude Tucci – e a non dedicarsi in maniera quasi ossessiva ad una stanca e noiosa campagna propagandistica: così si rischia di concentrarsi solo su se stessi perdendo di vista la vita reale della comunità».

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