venerdì,Ottobre 11 2024

Mantella e quei “rapporti” con i funzionari della Squadra Mobile

Nuovi particolari nei verbali delle deposizioni del pentito che racconta i “favori” dei funzionari di Polizia Lento e Rodonò 

Mantella e quei “rapporti” con i funzionari della Squadra Mobile

Per il 25 novembre è stata fissata una nuova deposizione (su richiesta del pubblico ministero Camillo Falvo), tramite video-conferenza da una località riservata, del pentito Andrea Mantella. Escussione che rientra nell’ambito del processo “Purgatorio” che vede coinvolti gli ex dirigenti della Squadra Mobile di Vibo Valentia, Maurizio Lento ed Emanuele Rodonò, e l’avvocato Antonio Carmelo Galati.

Intanto, sono stati acquisiti nuovi verbali che riportano alcune clamorose rivelazioni del collaboratore di giustizia proprio in relazione ai due funzionari della Questura e all’avvocato finiti sotto processo.

«Mentre ero con Salvatore Morelli al bar Cristal – racconta Mantella – vidi il dottor Rodonò e subito dopo arrivò l’avvocato Galati che prese un aperitivo con lui; io chiamai l’avvocato fuori e gli dissi se poteva riferire a Rodonò perché ce l’aveva con me, cosa gli avevo fatto e di lasciarmi in pace».

E Galati gli avrebbe risposto «che ogni tanto parlavano di me e di altri pregiudicati. Quindi, ci congedammo con lui che mi riferì che se la sarebbe vista per cercare di fare qualcosa con loro; non so se è per questa ragione ma, dopo allora, non ho più avuto problemi con la Squadra Mobile».

E ancora: «Dopo aver ricevuto un controllo dall’ispettore Fabio Rubino, andai a lamentarmi dal dottor Lento il quale mi disse: “Stai tranquillo che ora me la vedo io con questo scemo”; in un’altra circostanza sono andato sempre da Lento per lamentarmi del fatto che alcuni poliziotti giovani in borghese avevano coperto la visuale della mia telecamera e lui mi rispose che da allora non avrebbe fatto più venire personale in borghese, cosa che fece».

In riferimento all’avvocato Galati, Mantella ha affermato che Enzo Barba, affiliato al clan Mancuso, gli avrebbe detto che lo stesso «si prestava a fare da intermediario tra lui e Antonio Mancuso; non so dire il periodo, né se quest’ultimo era in carcere ma ricordo che l’avvocato Galati aveva una Bmw X3 nera; lo vedevo spesso che andava a casa di Barba quando lui era ai domiciliari a quanto mi risulta senza che fosse il suo difensore; e poi lo vedevo sempre con Orazio Spinoso, alla Vibo Motors, che è di Antonio Mancuso».

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