mercoledì,Maggio 15 2024

Operazione “Conquista”, l’avvocato Di Renzo chiarisce la sua posizione

Il legale vibonese indagato per aver portato fuori dal carcere un “pizzino” di Mantella proclama la sua estraneità rispetto alle accuse formulate dallo stesso collaboratore di giustizia

Operazione “Conquista”, l’avvocato Di Renzo chiarisce la sua posizione

L’avvocato Giuseppe Di Renzo, in relazione, alle dichiarazioni rilasciate dal pentito Andrea Mantella che lo vedono coinvolto in qualità di indagato nell’ambito dell’operazione “Conquista” che ha decapitato la cosca Bonavota di Sant’Onofrio ha diffuso la seguente nota:

«Ringrazio gli organi d’informazione per avermi reso edotto delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che mi accusa di aver portato fuori dal carcere, nel 2007, una lettera affidatami da un mio assistito. Senza di voi non avrei saputo nulla, poiché nulla di ufficiale mi è stato notificato ad oggi. Quanto al merito sono assolutamente certo di non aver mai in tutta la mia vita professionale portato fuori dal carcere un messaggio affidatomi da un detenuto; sicché non ho la necessità di ripercorrere con la memoria, dopo 10 anni, quanti colloqui abbia avuto con l’allora mio cliente, oggi collaboratore».

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E prosegue: «Rimane l’amarezza per la notifica a mezzo stampa, il dolore mio e dei miei familiari e di tanti colleghi ed amici; e la speranza di una rapida soluzione del problema giudiziario da parte di organi dello Stato che mi auguro sappiano destreggiarsi tra certezze e ipotesi; in maniera che ogni decisione sia ancorata ai fatti secondo i canoni di legalità. Ovviamente osserverò il massimo silenzio, coerente con il mio dolore per il contenuto e le modalità di pubblicazione, in attesa che la vicenda venga conclusa con il riconoscimento della dignità della toga che indosso ogni giorno. Ho già affidato al mio difensore l’incarico di chiedere alla competente Procura il mio esame».

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