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Terremoto in Calabria nel Cosentino avvertito anche nel Vibonese. Doglioni (Ingv): «Non sappiamo se ci saranno scosse più forti». Convocata Unità di crisi della Prociv

Il sisma è stato registrato a Pietrapaola, a una profondità di 21 chilometri. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha attivato l'unità di crisi

Terremoto in Calabria nel Cosentino avvertito anche nel Vibonese. Doglioni (Ingv): «Non sappiamo se ci saranno scosse più forti». Convocata Unità di crisi della Prociv

È stata avvertita distintamente anche nel Vibonese la scossa di terremoto registrata alle ore 21:43 nel nord della Calabria. L’epicentro a Pietrapaola, in provincia di Cosenza. Secondo quanto riporta Ingv, la magnitudo è stata di 5.0 a una profondità di 21 chilometri.

Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, intervistato da Rai News24: «Abbiamo convocato l’unità di crisi che scatta con magnitudo 5. Purtroppo la Calabria è la regione più sismica d’Italia e non sappiamo se questa scossa sia la principale o preluda ad un’altra più forte».

In merito alla profondità considerevole della scossa, Doglioni ha spiegato che proprio per questo è stata avvertita in tutta la Calabria, dal Cosentino al Reggino.

Occhiuto: «Macchina ProCiv subito operativa»

”Forte scossa di terremoto di magnitudo 5 con epicentro a Pietrapaola, nel cosentino, ma avvertita in tutta la Calabria. Tanta paura, gente in strada, e comprensibile preoccupazione. La macchina della Protezione Civile regionale, con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, si è immediatamente messa in moto, e in questi minuti sta verificando – anche attraverso la collaborazione di tanti amministratori locali, a cominciare dal sindaco di Pietrapaola, Manuela Labonia – eventuali danni a persone o cose».

Il sindaco di Pietrapaola: «Tanta paura ma non si registrano danni»

Il sindaco di Pietrapaola, Manuela Labonia, è stata contattata telefonicamente dal governatore Roberto Occhiuto, che si è voluto sincerare di quanto stava accadendo nel centro cosentino epicentro del sisma. «La situazione ora è tranquilla – ha affermato Labonia – non si riscontrano danni, anche se abbiamo avvertito altre scosse meno forti. Solo tanta paura».

I vigili del fuoco: «Non si registrano danni»

Non risultano interventi né chiamate di emergenza, al momento, in relazione al terremoto che ha interessato stasera la Calabria. È quanto si apprende dai vigili del fuoco.

Convocata l’unità di crisi della Protezione civile nazionale

«A seguito dell’evento sismico registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle ore 21.43 di oggi, giovedì 1 agosto, a 3 km da Pietrapaola (Cosenza), con magnitudo 5.0, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile. La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche non risulterebbero segnalazioni di danni a persone o cose. Il Capo Dipartimento, Fabio Ciciliano, ha convocato per le ore 23 l’Unità di crisi, per fare il punto con le autorità locali e con le strutture operative di protezione civile». Lo rende noto un comunicato del Dipartimento della protezione civile.

Terremoto in Calabria, altre due scosse dopo la più forte

Alle ore 21:51 è stata registrata una seconda scossa di assestamento, di magnitudo 2.3, a 8 minuti dalla prima, sempre con epicentro a Pietrapaola e profondità 28 chilometri. Una terza scossa è stata segnalata alle 22:53 con epicentro a Bocchigliero, sempre nel Cosentino: magnitudo 3.1, profondità 26 chilometri.

Il terremoto più intenso degli ultimi 12 anni in Calabria

Dopo la forte scossa di terremoto in provincia di Cosenza, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile è in contatto con il territorio. Il capo Dipartimento, Fabio Ciciliano, ha convocato l’Unità di Crisi alle 23 per fare il punto con le autorità territoriali e le strutture operative della Protezione civile. Secondo i dati del dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria si tratta del terremoto «più intenso» degli ultimi 12 anni in Calabria.

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