Operazione Maestrale: dissequestrata una società turistica di Briatico e l’imbarcazione Blue Ocean
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha accolto i ricorsi di Luigi Barillari e Francesco Zungri


Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, in accoglimento di un ricorso degli avvocati Giovanni Vecchio e Luigi La Scala, ha dissequestrato la società “Costa degli Dei Tours srls”, con sede a Briatico, oltre all’intero compendio societario comprensivo dell’imbarcazione Blue Ocean e dei rapporti finanziari alla stessa afferenti, con conseguente restituzione a Luigi Barillari, detto Pongio, 46 anni, di Briatico, ed a Francesco Zungri, alias “Il Mau”, 65 anni, pure lui di Briatico (difeso dal solo avvocato Luigi La Scala che si è visto accogliere altro ricorso), imputati nell’operazione antimafia Maestrale-Carthago. Il sequestro preventivo era stato disposto dal gip, su richiesta della Dda di Catanzaro, il 26 febbraio dello scorso anno. A Luigi Barillari, unitamente a Francesco Zungri, viene contestato di aver coadiuvato, con compiti esecutivi, Giuseppe Armando Bonavita e Roberta Bonavita nella gestione delle attività imprenditoriali e dei beni riconducibili al sodalizio di Briatico, con particolare riferimento al settore della navigazione turistica. La misura cautelare nei confronti di Armando Bonavita è stata tuttavia annullata dal Tribunale del Riesame, a seguito di un rinvio operato dalla Cassazione, sulla scorta di una mancanza di gravità indiziaria a sostegno dell’ipotesi che la costituzione della società “Costa degli Dei Tours srls” sia stata finanziata con denaro fornito dall’indagato Bonavita e, quindi, ci si trovi dinanzi ad un’intestazione fittizia di beni in capo a Barillari (cugino di Bonavita) e Zungri. Nessun fumus commissi delicti posto a fondamento della misura ablativa, dunque, e da qui l’accoglimento del ricorso. Da ricordare che nell’ottobre dello scorso anno, il Tribunale del Riesame ha revocato la misura cautelare nei confronti di Luigi Barillari (tornato in totale libertà), imputato attualmente dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia nel processo Maestrale-Carthago con le accuse di associazione mafiosa (clan Accorinti-Bonavita), trasferimento fraudolento di valori aggravato dall’agevolazione mafiosa, tentata estorsione in concorso, traffico illecito di influenze con ufficiali della Capitaneria, intestazione fittizia di beni (la motonave Blue Ocean) e truffa aggravata (quattro episodi).