Atti persecutori nei confronti dell’ex compagna a Fabrizia: 42enne condannato a un anno e due mesi
Sentenza del Tribunale di Vibo per una vicenda che vedeva quale parte offesa una donna costretta a trasferirsi dai genitori e a non uscire di casa

Un anno e due mesi per il reato di atti persecutori. Questa la condanna del Tribunale monocratico di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Claudia Caputo, nei confronti dell’imputato V.M., 42 anni, di Fabrizia. L’ufficio di Procura aveva chiesto la condanna a un anno e 8 mesi. Secondo l’accusa, l’imputato con condotte reiterate avrebbe minacciato e molestato l’ex compagna ingenerando nella donna un grave stato di ansia e paura, nonché un fondato timore per la propria incolumità e dei prossimi congiunti, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita e costringendola altresì a trasferirsi a casa dei genitori. Era poi accusato di aver danneggiato il portone dell’abitazione della donna, chiesto alla stessa la somma di diecimila euro e di essersi appostato sia nei pressi del domicilio della ex, sia dinanzi all’attività commerciale della sorella della vittima. Le condotte ricomprese nel reato di atti persecutori sarebbero andate avanti da aprile 2022 sino al 14 aprile 2023. La donna, dopo la denuncia ai carabinieri, si è costituita parte civile nel processo con l’assistenza dell’avvocato Antonio Carè ottenendo, oltre alla condanna dell’imputato, anche il risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede.