Ridotti del 70% i fondi per le strade provinciali: a Vibo 3,2 milioni in meno. L’Andolina: «Sicurezza compromessa». Tucci: «Scippo»
Il presidente della Provincia lancia l’allarme sulla rimodulazione decisa da Salvini: «Incide sulla funzionalità di una rete viaria già fortemente compromessa». Il parlamentare del M5s: «La prova che il governo Meloni è nemico del Sud»

Se le strade della provincia di Vibo Valentia vi sembrano messe male, pensate a cosa può accadere quando i fondi per la manutenzione saranno ridotti del 70%. È questa la sforbiciata che si prospetta a breve, secondo l’Unione Province Italiane che ha lanciato un preoccupato allarme scatenando le reazioni a catena dei presidenti degli Enti sovracomunali. In particolare, ad azionare le forbici – come ha scritto La Stampa – sarebbe stato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, dirottando 1,7 miliardi di euro, fino al 2036, verso la realizzazione del Ponte. Fondi già assegnati e poi tolti con la Legge di bilancio e il Milleproroghe, che sarebbero dovuti servire alla messa in sicurezza e alla manutenzione straordinaria delle strade provinciali (asfaltatura, barriere paramassi, segnaletica, opere su ponti, viadotti e gallerie). “Una tagliola – si legge sul giornale di Torino – che colpisce 120mila chilometri di vie che collegano il Paese, bisognose di assistenza e riparazione. Solo per il biennio 2025-2026 il taglio è del 70%: su 500 milioni di euro ne sono stati sforbiciati 385, così che alle Province e alle Città metropolitane rimangono solo 165 milioni per gestire tutte le opere preventivate”. Insomma, un disastro.
In tutta Italia 1,7 miliardi di euro in meno per le strade provinciali
Dal canto suo, il ministero non ha smentito il taglio, limitandosi a precisare che «la rimodulazione dei fondi per le Province non ha riguardato in alcun modo il Ponte sullo Stretto». Che fine facciano questi soldi non è dato saperlo, ma la sostanza non cambia. D’altronde, nel coro di chi si dichiara molto preoccupato ci sono anche i presidenti che condividono con il governo Meloni la stessa matrice politica, segno, in casi come questi, che il pericolo è concreto.
L’allarme del presidente L’Andolina
Tra i presidenti di Provincia che hanno messo nero su bianco tutta la loro angoscia finanziaria c’è anche quello della Provincia di Vibo Valentia, Corrado L’Andolina, che ha scritto al prefetto, a tutti i sindaci vibonesi e ai parlamentari del territorio per richiamare l’attenzione «sulla drammatica situazione in cui versa il sistema viario provinciale, aggravato ulteriormente dai pesanti tagli ai finanziamenti per la manutenzione straordinaria delle strade, disposti dalla Legge di Bilancio e dal decreto Milleproroghe, come emerso in occasione dell’Assemblea Nazionale dei Presidenti di Provincia svoltasi a Roma lo scorso 15 maggio».
Taglio del 70%: 3,2 milioni in meno fino al 2028
L’Andolina fa un po’ di conti e tira le somme: «La Provincia di Vibo Valentia subirà una riduzione del 70% dei fondi assegnati per gli anni 2025 e 2026: si passerà dagli attuali 2.698.486 euro a soli 809.546 euro, con un taglio netto di 1.888.940 euro. Su base quadriennale, dal 2025 al 2028, la riduzione sarà del 48%, pari a 3.238.183 euro in meno su un totale iniziale di 6.746.215 euro». Una mazzata per la rete viaria provinciale, una tela di Penelope lunga 900 chilometri che ha bisogno di manutenzione continua in un territorio, come quello vibonese, caratterizzato da forti criticità idrogeologiche.
«Questi dati – continua L’Andolina nella sua lettera – delineano un quadro estremamente preoccupante, che incide in modo diretto sulla sicurezza dei cittadini e sulla funzionalità di una rete stradale già fortemente compromessa. Nonostante il grande impegno profuso negli ultimi tre anni per il miglioramento della viabilità provinciale, la situazione attuale evidenzia una crisi strutturale che rischia di compromettere in maniera irreversibile la percorribilità e la sicurezza delle arterie provinciali. Così facendo vengono a mancare le condizioni minime di sicurezza. Ma c’è di più: secondo il presidente della Provincia, il taglio dei fondi si trasformerebbe in un pericoloso piano inclinato, perché la mancata manutenzione farebbe lievitare i costi degli interventi futuri fino a 4 volte. Come dire, si spenderebbe meno ora per spendere di più domani. Molto di più.
L’Upi chiede di incontrare Salvini
Dal canto suo, l’Unione delle Province Italiane ha già avanzato formale richiesta di apertura di un tavolo di crisi con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, per il recupero immediato dei 385 milioni di euro previsti per il biennio 2025- 2026.
«La Provincia di Vibo Valentia – conclude L’Andolina – si associa a tale richiesta con forza e determinazione, evidenziando la necessità impellente di un intervento straordinario che consenta di evitare il collasso del sistema viario locale e garantire condizioni minime di sicurezza e vivibilità nei territori».
Riccardo Tucci (M5s): «Nemici del Sud»
Sulla questione è intervenuto anche il deputato cinquestelle Riccardo Tucci, tra i destinatari della lettera di L’Andolina: «Che quello della Meloni sia un Governo nemico del Sud e inadeguato ad affrontare le sfide del presente è un fatto ormai acclarato che denunciamo da tempo – si legge in una nota del parlamentare -, ora se ne stanno accorgendo anche gli amministratori sui territori, come nel caso del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado L’Andolina, espressione di Forza Italia, che ha lanciato un grido d’allarme per lo scriteriato taglio ai fondi sulla manutenzione straordinaria delle strade provinciali, relativi al quadriennio 2025-2028, per un ammontare di 3 milioni e 238 mila euro».
Tucci parla di «uno scippo che non ha ragione di esistere, per un ente riconosciuto strutturalmente deficitario e alla luce delle note criticità della rete stradale vibonese, caratterizzata da tratti al limite della percorribilità». «Una decisione – aggiunge – che mina profondamente il diritto alla mobilità dei vibonesi e compromette qualsivoglia possibilità di sviluppo sociale, economico e turistico».
«E pensare che proprio il sottoscritto – insiste Tucci – nel 2020, con il Governo Conte, dovette elaborare un emendamento, poi approvato, per resuscitare un Ente, la Provincia di Vibo, che la cattiva politica aveva condannato a morte, tant’è che non approvava i bilanci economici dal 2013, e ciò ne comprometteva l’agibilità amministrativa con gravi ripercussioni sui servizi al cittadino. Si era, in sostanza, imboccato un percorso di risanamento virtuoso, mentre oggi, con il provvedimento del governo Meloni si ritorna al passato condannando nuovamente l’Ente all’irrilevanza».
Al netto delle considerazioni politiche, resta lo sconcerto per un taglio delle risorse che appare folle, perché pregiudica una viabilità provinciale già tarata da criticità endemiche, oltre a mettere in pericolo la vita stessa di chi, suo malgrado, non altre strade su cui spostarsi. Altro che sviluppo della risorsa turistica.