mercoledì,Aprile 24 2024

“Rinascita Scott”, l’omicidio Franzè: una vendetta covata per ben 25 anni – Video

Il pastore di Vibo, alias "u Tarra", ucciso dai Piscopisani per volere del figlio del boss di San Gregorio Giuseppe Gasparro, assassinato nel remoto 1981. A rivelarlo il pentito Andrea Mantella

“Rinascita Scott”, l’omicidio Franzè: una vendetta covata per ben 25 anni – Video

Rinascita Scott” è un’indagine enciclopedica, che ricostruisce e poi disarticola i più recenti assetti della ‘ndrangheta vibonese. Che fa luce su tanti, troppi omicidi impuniti, su alcune tra le pagine più oscure di un’odissea criminale tracciata con il sangue. Delitti dimenticati come, ad esempio, quello di Pasquale Franzé.

Andrea Mantella – l’ex killer, poi padrino emergente, oggi collaboratore di giustizia, le cui rivelazioni affidate al pool di Nicola Gratteri hanno avuto un effetto devastante – ricostruisce i retroscena inquietanti anche di questo fatto di sangue risalente al 19 maggio 2006, frutto di una vendetta attesa per anni.

Secondo Mantella, Pasquale Franzé, pastore conosciuto come “u Tarra”, fu ucciso all’epilogo di una faida risalente addirittura agli anni ‘80, quella di San Gregorio d’Ippona. Fu in seguito all’accusa mossa proprio da Franzé all’allora boss sangregorese Giuseppe Gasparro, dopo un furto di animali, che quest’ultimo venne assassinato nel Capodanno del remoto 1981. Il figlio di Giuseppe Gasparro, ovvero Gregorio Gasparro, allora aveva solo dieci anni. Sarebbe cresciuto in un clima di guerra e vendetta che – racconta Mantella – avrebbe completato ben 25 anni dopo la morte del padre. Fu il clan dei Piscopisani a fargli il favore: Michele Fiorillo, alias “Zarrillo”, avrebbe dato il via libera. Rosario Battaglia e Rosario Fiorillo, detto il Pulcino, avrebbero eseguito la sentenza di morte. Nessun provvedimento – per l’omicidio Franzé – al momento è stato spiccato per i tre esponenti del clan dei Piscopisani.

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