martedì,Aprile 23 2024

Ricadi, opere abusive e pericolose a Grotticelle: scatta il sequestro – Foto

Nuova operazione della Guardia costiera sulla suggestiva spiaggia. Trovate coperture in eternit deteriorate. Denunciati i responsabili

Ricadi, opere abusive e pericolose a Grotticelle: scatta il sequestro – Foto

Nell’ambito dell’attività di contrasto all’abusivismo demaniale e ambientale, la Guardia Costiera di Vibo Valentia ha condotto una rilevante attività di indagine durata svariati mesi al fine di verificare la regolarità di alcuni immobili presenti su una delle spiagge più suggestive e frequentate della “Costa degli Dei”, quella di Grotticelle nel comune di Ricadi. L’attività condotta dalla Guardia Costiera ha portato ad individuare, e porre sotto sequestro penale, un gruppo di immobili realizzati senza alcun titolo ed in totale spregio delle pertinenti norme vigenti in un’area, tra l’altro, sottoposta al vincolo paesaggistico-ambientale. L’indagine ha permesso di accertare che le costruzioni realizzate non erano in possesso di alcuno tipo di certificazione dal punto di vista urbanistico o edilizio e carenti di qualsivoglia autorizzazione paesaggistica e ambientale. Nel corso delle indagini la Guardia Costiera ha altresì accertato che alcuni immobili presentavano coperture in eternit, in più punti deteriorato e frantumato, pertanto pericoloso per la pubblica salute; eternit quest’ultimo non rimosso dagli interessati benché ne fosse già stata intimata la rimozione. I proprietari sono stati denunciati penalmente alla competente Procura della Repubblica per i reati di cui all’art. 54 e 55 del codice navigazione per aver realizzato nuove opere entro la zona dei trenta metri dal confine con il demanio, per violazione dell’art. 734 del codice penale per deturpamento di bellezze naturali, per violazione del decreto legislativo n. 42/2004 in materia di tutela dei beni paesaggistici e per la violazione dell’art 650 del codice penale per la mancata rimozione dell’eternit. Tale attività rappresenta un ulteriore epilogo di quella già effettuata nel mese di giugno sulla medesima area, finalizzata alla tutela dell’ambiente costiero calabrese minacciato da condotte indiscriminate e senza scrupoli da parte dei ”nemici” dell’ambiente.

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