mercoledì,Luglio 16 2025

‘Ndrangheta: operazione “Rimpiazzo”, approda in Cassazione il processo contro il clan dei Piscopisani

Si tratta del troncone celebrato con il rito abbreviato. L'inchiesta coordinata dalla Dda e condotta dalla Squadra Mobile di Vibo

‘Ndrangheta: operazione “Rimpiazzo”, approda in Cassazione il processo contro il clan dei Piscopisani
La Cassazione e nei riquadri Rosario e Michele Fiorillo
Nazzareno Fiorillo

Approda in Cassazione il troncone del processo con rito abbreviato nato dall’operazione denominata “Rimpiazzo” contro il clan dei Piscopisani. La sentenza d’appello è stata emessa il 25 gennaio 2023. Nove in totale gli imputati per i quali la quinta sezione penale della Suprema Corte ha fissato il processo per il 9 luglio prossimo. Si tratta di: Giovanni Battaglia, 41 anni, di Piscopio (condannato in appello a 9 anni di reclusione); Nazzareno Fiorillo, 59 anni, detto “U Tartaru”, indicato quale capo del “locale” di ‘ndrangheta di Piscopio (condannato in appello a 11 anni); Rosario Fiorillo, 35 anni, di Piscopio (condannato in appello a 19 anni, un mese e 10 giorni); Michele Fiorillo, 39 anni, detto Zarrillo, indicato come uno dei vertici del clan (condannato in appello a 12 anni); Sasha Fortuna, 45 anni, di Vibo, residente nel Bolognese (condannato in appello a 17 anni e 4 mesi); Nazzareno Felice, 64 anni, di Piscopio (condannato in appello a 8 anni e 4 mesi); Gaetano Rubino, 44 anni, di Ficarazzi, provincia di Palermo (condannato in appello a 6 anni); Giovanni Giardina, 47 anni, di Palermo (condannato in appello a 6 anni); Raffaele Moscato, 39 anni, di Vibo Marina, collaboratore di giustizia (condannato in appello a 7 anni e 2 mesi).

Alla luce del mancato appello in Cassazione da parte della pubblica accusa diventano quindi definitive le seguenti assoluzioni decise dalla Corte d’Appello di Catanzaro: Michele Fiorillo (cl ’87), di Piscopio (3 anni in primo grado); Mario Loiacono, di Vibo Marina (erano stati chiesti in appello 6 anni e 8 mesi); Saverio Merlo, 47 anni, di Piscopio (4 anni e 8 mesi in primo grado); Giuseppe Merlo, 51 anni, di Piscopio (4 anni e 8 mesi in primo grado); Michele Suppa, 33 anni, di Vibo Valentia (2 anni in primo grado); Marco Fiorillo, 37 anni, di Piscopio (assolto in primo grado, fratello di “Pulcino”); Pasquale Fiorillo, 36 anni, di Piscopio (assolto in primo grado, chiesti 8 anni in appello); Francesco D’Ascoli, 53 anni, di Vibo Marina (assolto in primo grado, chiesti 10 anni e 6 mesi in appello); Salvatore Vita, 49 anni, di Vibo Marina (assolto in primo grado, chiesti 10 anni in appello); Cosmo Michele Mancuso, 74 anni, di Limbadi (assolto in primo grado, chiesti 8 anni e 6 mesi in appello). Non sono state appellate in Cassazione dai difensori le seguenti condanne rimediate in appello: 8 anni per Francesco La Bella, 52 anni, di Piscopio; 2 anni per Luigi Maccarone, di 45 anni, di Limbadi.

Giovanni Battaglia

La scelta del rito alternativo è valsa agli imputati uno sconto di pena pari ad un terzo.
I capi di imputazione complessivi dell’operazione “Rimpiazzo” (il principale è l’associazione mafiosa) sono quasi 80. Le parti offese sono invece 35. Fra le parti civili la Regione Calabria (avvocato Annapaola De Masi), l’associazione antiracket, il Comune di Vibo (avvocato Maristella Paolì), la Provincia di Vibo (avvocato Maria Rosa Pisani), la società Pubbliemme (avvocato Vincenzo Belvedere), Marcello Gaglioti (avvocato Massimiliano Carnovale), Chiaromonte srl (avvocato Giovanna Fronte), Giuseppe Lopreiato (avvocato Patrizio Gennaro), i Fratelli Corigliano (avvocato Pietro Proto) e Fratelli Nusdeo (avvocato Raffaele Manduca). Il collaboratore di giustizia, Raffaele Moscato, è invece assistito dall’avvocato Annalisa Pisani.

Associazione mafiosa, estorsione, detenzione illegale di armi, traffico di stupefacenti, intestazione fittizia di beni, rapina e danneggiamento i reati, a vario titolo, contestati. L’operazione è scattata ad aprile dello scorso anno con il coordinamento della Dda di Catanzaro, mentre le indagini sul “campo” sono state condotte dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia. Da ricordare che Sasha Fortuna è fratello di Davide Fortuna, ucciso nel luglio del 2012 sulla spiaggia di località Pennello di Vibo Marina).
Impegnati nel collegio di difesa gli avvocati: Sergio Rotundo (per Rosario Fiorillo), Luigi La Scala e Gabriele Bordoni (per Sacha Fortuna), Diego Brancia (per Michele Fiorillo), Gregorio Viscomi, Giuseppe Gervasi e Francesco Sabatino (per Giovanni Battaglia), Giuseppe Bagnato e Valerio Vianello Accorretti (per Giovanni Giardina), Mario Murone (per Nazzareno Felice), Domenico La Blasca (per Gaetano Rubino).

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