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Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado L’Andolina, ha ufficialmente avviato le procedure per la stabilizzazione dei 35 Tirocinanti di Inclusione Sociale (Tis) in servizio nell’Ente. Un provvedimento atteso da anni, che rappresenta un passo decisivo verso il riconoscimento del ruolo svolto da questi lavoratori, da tempo impegnati a garantire servizi fondamentali sul territorio.
La delibera dispone l’attivazione della procedura di reclutamento secondo l’art. 16 della Legge 56/1987, con contratti part-time a tempo indeterminato inquadrati nell’Area Operatori. Il piano sarà sostenuto da un contributo regionale di 54.000 euro per ciascun lavoratore, spalmato fino al 2029, integrato da un fondo statale. Tuttavia, l’intera operazione è subordinata all’approvazione del bilancio di previsione 2025/2027 e ai relativi pareri di sostenibilità economico-finanziaria.
«Passo avanti, ma serve un cambio politico»
Soddisfazione ma anche critiche da parte del Partito Democratico della Provincia di Vibo Valentia. In una nota congiunta Teresa Esposito, segretaria provinciale del Pd, e il consigliere provinciale Antonino Schinella riconoscono l’importanza della decisione, ma chiedono con forza un cambio di rotta a livello politico. «Prendiamo atto con soddisfazione che, dopo un lungo e complesso percorso, il presidente della Provincia ha finalmente deliberato l’avvio delle procedure per la stabilizzazione dei tirocinanti. Una decisione attesa da tanto, frutto anche delle numerose pressioni esercitate in questi giorni, che offre finalmente maggiori certezze a oltre trenta lavoratori e alle rispettive famiglie».
Il Pd vibonese, tuttavia, non fa sconti al presidente L’Andolina: «Non possiamo ignorare il dato politico: questa decisione, seppur positiva, arriva in un contesto di evidente difficoltà amministrativa. Il presidente, nei fatti, non dispone più di una maggioranza solida, come si evince dall’assemblea dei sindaci che oggi ha disertato la chiamata. Insomma, è ora di voltare pagina». E la richiesta è chiara: «Chiediamo pertanto le sue dimissioni, atto necessario per aprire una nuova stagione politica, fondata su partecipazione e responsabilità verso il territorio e i suoi cittadini»

