Comune di Vibo e rimborsi: quando pure la matematica è un’opinione

Devono essere stati i “prodigi” contabili a cui il Comune di Vibo negli ultimi anni ha abituato i cittadini (tanto da finire in dissesto finanziario) a far pensare a qualcuno che è ancora possibile realizzare “miracoli”. Perché a certe latitudini persino la matematica è diventata un’opinione e per il resto magari si prende esempio da “mamma Regione Calabria” che in tema di rimborsi (o meglio: “Rimborsopoli”) non è seconda a nessuna.

Il Comune di Vibo Valentia dal 21 giugno 2013 ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario ed il 18 novembre dello stesso anno è stato così nominato l’Organo straordinario di liquidazione per l’amministrazione della gestione dell’indebitamento pregresso, nonché per l’adozione di tutti i provvedimenti per l’estinzione dei debiti dell’Ente. Componenti dell’Organo straordinario di liquidazione sono: la dottoressa Carla Caruso (presidente), il dott. Domenico Piccione e il dott. Andrea Casiglia. E’ un decreto del Ministero dell’Interno del 1995 a stabilire i compensi ai componenti dell’Organo straordinario di liquidazione, incrementati secondo criteri quantitativi contenuti in apposite tabelle. E così, con delibera numero 132 del 13 settembre scorso (segretario generale verbalizzante Adriana Teti), alla presidente Carla Caruso è stato liquidato l’importo lordo pari a 32.331,49 euro (importo netto 19.105,58 euro), al dott. Andrea Casiglia l’importo lordo di 27.348,15 euro (importo netto 23.037,28 euro), al dott. Domenico Piccione l’importo lordo di 28.442,08 euro (importo 23.958,77 euro).

Andando però a spulciare nei rimborsi, si scoprono due “vicende” singolari. Con delibera numero 65 l’Organo straordinario di liquidazione ha infatti deliberato il rimborso delle spese vive sostenute nel periodo che va da gennaio a marzo 2016. Alla dottoressa Carla Caruso rimborso per 740,14 euro, al dottor Andrea Casiglia 1.425,92 euro, al dottor Domenico Piccione rimborso per un totale di 1.862,82 euro. Segretario verbalizzante della delibera, il vice segretario generale del Comune Adriana Teti. I singoli mandati di pagamento gravano sulle disponibilità finanziarie della Commissione straordinaria di liquidazione che ha attivato il proprio conto di tesoreria in una banca della città.

Nulla di male se nella stessa delibera – dichiarata immediatamente esecutiva – l’allegato prospetto relativo alle spese del dott. Piccione per il periodo gennaio-marzo 2016 non contenesse alla fine una cifra ben superiore (di 596 euro) rispetto alla somma delle singole voci. Al dottor Piccione è stata infatti rimborsata la somma di 1.862,82 euro, così giustificata: 140 euro il rimborso per due pernottamenti; 516,85 euro per rimborso chilometrico; 449,37 euro pedaggio della Caronte; 11 pasti per una spesa complessiva di 156,60 euro. Il totale, se la matematica non è un’opinione, fa 1.266,82 euro. Ma per la delibera in questione fa invece (carta “canta”) 1.862,82 euro.

Le “perle” non si esauriscono però qui. L’11 aprile scorso, infatti, la Commissione straordinaria di liquidazione del Comune di Vibo Valentia si riunisce per una nuova delibera di rimborso delle spese vive sostenute nel periodo gennaio-marzo 2017 così suddivise: 717,67 euro alla dottoressa Carla Caruso; 1.673,11 euro al dott. Andrea Casiglia; al dott. Domenico Piccione 1.048,21. A svolgere le funzioni verbalizzanti, sempre il vice segretario generale Adriana Teti.

Fra le voci del rimborso per il dott. Casiglia una “parla” da sola e fa riferimento alla spesa di 30 euro per una… multa. Giustamente, laddove la matematica è un’opinione, non sia mai che le multe restino fuori dai rimborsi…! O forse no?

 

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