Al peggio non c’è mai fine e in una sonnacchiosa domenica mattina di fine aprile, la città si vede ancora una volta costretta ad assistere all’ennesimo spettacolo indecoroso.
Vasi spaccati e rovesciati in terra, piantine divelte, buoni propositi di decoro urbano andati a farsi benedire. Gesto di inciviltà gratuita, frutto di una goliardata o di qualche bicchiere di troppo, poco importa. I soliti imbecilli hanno lasciato il segno ancora una volta e perso una nuova occasione per evitare ai vibonesi una nuova amarezza.
In quelle fioriere distrutte, per l’ennesima volta, nel cuore della città non si può fare a meno di vedere in frantumi anche una speranza di riscatto e normalità che fatica a prendere forma.