Atto sacrilego? Azione vandalica ad opera di balordi storditi dai fumi dell’alcool o, addirittura, della droga? Non si sa. O, almeno, nessuno dice di saperne qualcosa, nemmeno chi abita nelle immediate vicinanze. Di certo, però, c’è che il vile atto perpetrato ai danni di un’icona sacra per il popolo cristiano, ha creato e sta provocando grande sconcerto, inquietudine e sconforto tra la popolazione di Paravati e non solo.
Del fatto si sono accorti in mattinata alcuni passanti, i quali, dopo aver raccolto rispettosamente i cocci di quel che rimaneva dell’effige in gesso della Vergine Maria, hanno provveduto a ridare un minimo di dignità e decoro all’edicola, danneggiata e ormai mestamente vuota. Sul triste episodio stanno indagando le forze dell’ordine. La madonnina, con molta probabilità, se non si potrà riparare sarà sostituita con un’altra simile o, addirittura, esteticamente ancora più bella. Resta, però, il vile gesto, tra l’altro perpetrato ai danni di un’icona sacra situata su un territorio profondamente religioso e fortemente legato alla Madre di Gesù, in virtù del carisma della mistica con le stigmate Natuzza Evolo e del conseguente propagarsi della devozione al “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”.