venerdì,Aprile 19 2024

Riciclaggio transnazionale: vibonese torna libero

Il gruppo, composto da sei indagati, viene ritenuto attivo in attività criminali in Italia, Bulgaria e Repubblica Slovacca

Riciclaggio transnazionale: vibonese torna libero

E’ stata annullata dal Tribunale del Riesame di Torino l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Alessandro Inzillo, 38 anni, di Vibo Marina, residente in Svizzera, arrestato nell’agosto scorso e che dopo l’interrogatorio per rogatoria era finito agli arresti domiciliari. Assistito dall’avvocato Francesco Muzzopappa, Inzillo ha ora ottenuto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare ed è quindi ritornato libero. Inzillo è finito in un’inchiesta per riciclaggio, aggravato dalla transnazionalità, di una somma di denaro ammontante complessivamente a 500mila euro. Un’inchiesta condotta sul “campo” dalla Guardia di Finanza e coordinata dal pm della Procura di Asti, Laura Deodato. Oltre ad Alessandro Inzillo, è indagato anche un altro vibonese: Pasquale Profiti, 56 anni, di Vibo Valentia, domiciliato a Monza. Nell’inchiesta indagati anche: Concetta Cirillo, 49 anni, di Torre Annunziata; Mario Cicerone, 63 anni, di Rieti; Mario Colletti, 57 anni, di Valmontone (Rm). [Continua]

L’accusa per tutti è di concorso in riciclaggio per il trasferimento di denaro proveniente da delitto doloso.
Dopo aver avuto – con modalità allo stato ignote – la disponibilità materiale di dieci assegni circolari preventivamente falsificati, essendo stati riprodotti con un diverso beneficiario allo scopo di realizzare una truffa di ingente valore patrimoniale in danno di due società – gli indagati avrebbero compiuto operazioni atte ad ostacolarne l’identificazione connessa alla delittuosa provenienza. In particolare, secondo l’accusa, Concetta Cirillo avrebbe assunto la rappresentanza giuridica e la gestione di fatto della “The Reds srl” beneficiaria dei titoli, mentre Mario Cicerone (vera identità di Annibale Martino, soggetto anagraficamente inesistente), Alessandro Inzillo, Mario Coletti e Pasquale Profiti si sarebbero adoperati fattivamente nell’organizzazione e nella predisposizione dei mezzi per la realizzazione del profitto. Attraverso altre società in capo a Mario Cicerone e Alessandro Inzillo, ad avviso della Procura di Asti, nelle date del 7 e 18 giugno 2018 sarebbero stati negoziati i dieci assegni circolari falsi (fedelmente riprodotti) per l’importo complessivo di 500mila euro sostituendo poi la relativa disponibilità finanziaria – ottenuta mediante deposito su un conto corrente bancario intestato alla The Reds srl – e trasferendola verso rapporti bancari esteri nella disponibilità delle società di Cicerone e Inzillo per l’importo prima di 85mila euro, poi di 388mila euro, somma prelevata in contanti attraverso due operazioni allo sportello avvenute il 14 e 25 giugno 2018. La condotta delittuosa è aggravata dalla transnazionalità in quanto il gruppo viene ritenuto attivo in attività criminali in Italia, Bulgaria e Repubblica Slovacca. La competenza territoriale della Procura di Asti è stata individuata in quanto proprio Asti è la sede della procedura prefallimentare in cui sono stati emessi i titoli a garanzia, a far data dal 7 giugno 2018 coincidente con la prima operazione bancaria.

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