sabato,Aprile 20 2024

Omicidio Piperno a Nicotera, chieste due condanne in appello

La Procura generale di Catanzaro per la conferma della sentenza emessa in primo grado con il rito abbreviato

Omicidio Piperno a Nicotera, chieste due condanne in appello

Dinanzi alla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, la Procura generale ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado nei confronti di Ezio Perfidio (30 anni di reclusione) e per il padre Francesco Perfidio (6 anni di reclusione) in relazione all’omicidio di Stefano Piperno, il giovane educatore di Nicotera ucciso il 19 giugno 2018. La Procura generale ha chiesto il rigetto dell’appello della difesa ritenendo che in particolare ad Ezio Perfidio non possa essere concesso alcun beneficio in ragione dell’efferatezza del delitto. Analoghe conclusioni anche da parte delle parti civili (avvocati Nicodemo Gentile e Antonio cozza) che hanno ribadito richiesta di conferma della sentenza emessa in primo grado con il rito abbreviato dal gup di Vibo Valentia Tiziana Macrì. La Corte, in previsione anche dei tempi previsti per la discussione della difesa rappresentata dall’avvocato Francesco Sabatino, ha rinviato al 21 dicembre per il prosieguo. [Continua dopo la pubblicità]

Secondo l’accusa, sarebbe stato Ezio Perfidio a sparare al coetaneo Stefano Piperno alcuni colpi di fucile. Il padre Francesco sarebbe stato invece presente al momento dell’omicidio. A queste conclusioni è giunta la Procura di Vibo Valentia sulla scorta di un’indagine dei carabinieri del Nucleo operativo di Tropea (guidati dal maggiore Dario Solito), del Nucleo investigativo di Vibo Valentia (guidati dal maggiore Valerio Palmieri), del Ris di Messina e della sezione “Crimini violenti” del Ros (diretti dal colonnello Paolo Vincenzone), che ritengono l’omicidio aggravato dai futili motivi. Il movente del delitto sarebbe invece da ricercare nelle pressanti richieste della vittima finalizzate ad ottenere dello stupefacente del tipo cocaina, pur avendo maturato debiti pregressi con gli aggressori. Francesco Perfidio è accusato dei reati di distruzione di cadavere, detenzione di armi oltre ad un’ipotesi aggravata di spaccio di sostanza stupefacente.

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