lunedì,Maggio 13 2024

Mileto festeggia i cento anni di “Zia Rosa”, l’emigrante che tenne in braccio il piccolo Maradona

Ospitata dalla struttura per anziani “Casa Serena”, visse per circa vent’anni in Argentina in una casa vicina a quella della famiglia di “Dieghito” che spesso correva da lei dopo i giochi in strada

Mileto festeggia i cento anni di “Zia Rosa”, l’emigrante che tenne in braccio il piccolo Maradona

Festa grande all’interno della struttura per anziani “Casa Serena” di Mileto. Nel pomeriggio di ieri, attorniata da parenti, amici e da tutto il personale, Rosa Muzzopappa ha festeggiato il suo centesimo compleanno. 

Un traguardo ragguardevole, che l’umile “zia” miletese ha festeggiato con tanto di classico taglio della torta e spegnimento delle candeline in quella che negli ultimi tre anni è stata la sua casa. Ancora oggi pienamente lucida, la donna è nata un secolo fa nella cittadina normanna, undicesima di 7 figli maschi e 4 femmine della coppia composta dal macellaio Vincenzo Muzzopappa e dalla casalinga Giulia Sacchinelli. 

Dopo una prima parte di vita vissuta a Mileto, a fine anni ‘40, subito dopo la Seconda guerra mondiale, ha raggiunto insieme alla sorella Stella alcuni fratelli che l’avevano preceduta in cerca di fortuna in Argentina. Oltreoceano Rosa conosce Luigi, l’unico amore della sua vita che, dopo qualche anno di matrimonio, purtroppo viene a mancare lasciandola vedova. 

Da qui un lungo periodo vissuto in Argentina e, infine, circa vent’anni fa, il ritorno nella “sua” Mileto mai dimenticata, nella casetta di Corso Umberto I dove ad attenderla vi era l’altra sorella Stella, rientrata tempo prima in Italia e rimasta ormai sola dopo la morte dei fratelli Fortunato e Antonia. Nell’appartamentino ubicato in pieno centro cittadino rimane, come detto, sino a 3 anni fa, fin quando non viene a mancare anche Stella. 

Poi, viste le difficoltà motorie, l’ingresso a “Casa Serena”, la struttura di via Duomo che sin dall’inizio l’ha accolta con grande affetto e simpatia. La sua giornata da allora trascorre in modo sereno, con la partecipazione all’immancabile messa mattutina celebrata da don Pietro Pontoriero nella “Cappella della Misericordia” ubicata a piano terra, ricordando ai presenti i tanti momenti vissuti in Argentina.

Ad esempio, quando con l’amato consorte Luigi trascorreva le vacanze a Lanùs, a Mar del Plata, in una casa vicina a quella della famiglia di Diego Armando Maradona, di un “Pibe de Oro”, allora bimbetto, che spesso amava giocare a piedi nudi per strada, per poi rifugiarsi proprio tra le braccia di “zia” Rosa.       

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