«Leggiamo dalle agenzie di stampa che il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto legge in materia di misure anticovid. Scopriamo che non ci sono più zone bianche e gialle e che molte attività economiche resteranno chiuse per ancora un mese senza alcuna certezza sui tempi di erogazione dei ristori per le chiusure precedenti. E per la prima volta i sindaci e i presidenti di Provincia non sono stati consultati né informati sulle misure contenute nel testo». Lo afferma in una nota il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo.
Devo comunicare – prosegue – che in un momento così delicato per il Paese, l’Anci e con essa i sindaci si aspettavano una maggiore collaborazione istituzionale. Non ci sembra proprio un buon inizio nel rapporto con i territori e le comunità locali. Da 13 mesi noi sindaci ci siamo distinti per responsabilità e leale collaborazione istituzionale, mettendo sempre la nostra faccia anche su provvedimenti e scelte non direttamente ascrivibili alle competenze delle amministrazioni locali. Nella città di Vibo Valentia moltissime sono le proteste degli imprenditori, è stata anche annunciata una forte protesta da parte dei ristoratori».
Pertanto «Come sindaci e come Anci chiediamo al Governo di spiegare il provvedimento e di rispondere, con fatti e atti concreti, al crescente disagio dei cittadini e del mondo delle partite Iva. Ormai il periodo di Pasqua è andato, tuttavia chiediamo a gran voce che siano rivisti i provvedimenti in senso meno restrittivo, specie per le attività produttive che, insieme con le loro famiglie, continuano ad essere fortemente penalizzate».
«Devono essere potenziate le vaccinazioni nazionali e locali – conclude Maria Limardo – essendo imminente la stagione estiva che non ci può trovare impreparati, è poi di fondamentale importanza che le infrastrutture di trasporto, specialmente quelle aeroportuali siano attrezzate con appositi piani anticovid per l’accoglienza in sicurezza dei flussi turistici».