Non soltanto gli aggressori. Nel mirino degli inquirenti ci sono anche altre persone che avrebbero cercato di aiutare i due uomini che ieri hanno aggredito due militari della Guardia costiera, il 2° capo aiutante Piero Conforti e il sottocapo aiutante Giovanni Grande . La ricostruzione precisa dei fatti la offre una nota della Capitaneria di Porto.

Tutto è accaduto intorno alle 15.30, nelle acque antistanti Briatico, quando dei bagnanti hanno segnalato alla Sala operativa della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia una moto d’acqua con a bordo due persone che, ad alta velocità, navigavano pericolosamente sotto costa.

Immediato l’intervento di due militari a bordo di un mezzo veloce della Guardia Costiera che, individuata la moto d’acqua, hanno proceduto ai consueti controlli documentali. Ma proprio durante le procedure di identificazione, le due persone a bordo sono salite sul gommone scagliandosi contro i militari con calci e pugni per poi fuggire in mare, anche con l’aiuto di una ulteriore imbarcazione che nel frattempo era sopraggiunta.

Tuttavia, grazie alla pronta reazione degli uomini della Guardia Costiera e del Roan della Guardia di Finanza, intervenuti a supporto con un proprio mezzo navale, i due sono stati individuati e condotti in porto a Vibo Marina. Qui in banchina, dove nel frattempo era sopraggiunti anche agenti della Questura di Vibo, che era stata allertata per le ricerche da terra degli autori dell’aggressione, la polizia ha proceduto all’arresto in stato di flagranza di reato del responsabile dell’aggressione fisica (l’altro si è limitato a dargli manforte), con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

I due militari aggrediti sono stati poi accompagnati in ospedale per gli accertamenti sanitari, dove tuttora risulta ricoverato uno dei due per le gravi lesioni riportate.

Sono attualmente in corso le indagini da parte della Squadra Mobile della Questura, della Capitaneria di porto e del Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia per l’individuazione degli altri responsabili di questo grave gesto ai danni di uomini dello Stato. Impegno investigativo necessario per far sì che tutti i responsabili, anche quelli che hanno aiutato gli aggressori ad eludere le ricerche nell’immediatezza, siano individuati ed assicurati alla giustizia.