Resta in carcere un 31enne del luogo dopo il blitz della polizia in un complesso di case popolari. Ravvisata la gravità indiziaria
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Resta in carcere Antonio Scordamaglia, 31 anni, di Tropea, arrestato lunedì dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia e poliziotti del Posto fisso di Tropea. Il gip del Tribunale di Vibo, Francesca Loffredo, ha infatti convalidato l’arresto ritenendo sussistente la flagranza dei reati, la gravità indiziaria e la reiterazione dei reati provvisoriamente contestati, pur in presenza dello stato di incensuratezza dell’indagato. Il gip, sulla scorta dell’attività investigativa della Squadra Mobile e dei poliziotti di Tropea, ritiene allo stato Antonio Scordamaglia “inserito in un contesto criminale di più ampio respiro, all’interno del quale opera come detentore di armi clandestine e probabilmente come spacciatore, alla luce del rinvenimento di tutto l’occorrente per il taglio e il confezionamento delle sostanze”. Per il gip appare verosimile che l’indagato abbia occultato la sostanza stupefacente, l’arma e le munizioni in un luogo disabitato, dallo stesso occupato abusivamente e diverso dall’abitazione di domicilio. Il tutto al fine di scongiurare l’esito positivo di eventuali perquisizioni domiciliari.
Armi e munizioni sono state trovate dalla polizia in un complesso di case popolari a Tropea. L’operazione, condotta dagli agenti della Squadra mobile di Vibo Valentia con il supporto del Posto fisso di Tropea, ha portato in particolare al sequestro di un fucile modificato con canne sovrapposte (calcio e canne tagliate) da ritenersi arma clandestina in quanto privo di matricola. e oltre un chilo di marijuana suddivisa in più involucri. Trovati anche 8,5 grammi di cocaina (ma su tale ritrovamento è caduta l’aggravante e il gip ha riqualificato il reato ritenendo la detenzione di lieve entità), cinque cartucce a palla singola e cinque cartucce a pallettoni calibro 12. Contestati i reati di detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione abusiva di arma e munizioni, ricettazione. L’arrestato dinanzi al gip si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ difeso dagli avvocati Sandro D’Agostino e Carmine Pandullo.


