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La loro vettura è rimasta incastrata sotto un autoarticolato. Una famiglia originaria di Barcellona Pozzo di Gotto (ma residente a Messina) spezzata durante il viaggio verso Nord pianificato per le vacanze di Natale. La pioggia, il vento, il traffico: le cause dell’incidente in cui sono morte Maria Calabrese, 39 anni, e la figlia Aurora Pellegrino, 10 anni, sono ancora al vaglio degli investigatori chiamati a ricostruire dinamica ed eventuali responsabilità.
Restano le conseguenze del maxi tamponamento che si è verificato nella serata del 20 dicembre all’altezza di Mormanno lungo la Salerno-Reggio Calabria. Undici veicoli coinvolti, due vittime e otto feriti. Tra questi ci sono anche il papà di Aurora (e marito di Maria) e il fratellino di 3 anni che viaggiavano sull’auto che transitava sulla corsia Nord: ora sono ricoverati in ospedale. Né loro né gli altri sei feriti nell’incidente sarebbero in pericolo di vita.
Nel tragico scontro sono rimasti coinvolti un tir, undici auto, un furgone e un pullman a bordo del quale non si sono registrati feriti gravi.
Per eseguire rilievi e per mettere in sicurezza l’arteria è stato necessario un grande dispiegamento di forze, fra ambulanze, vigili del fuoco, polizia stradale di Lagonegro. Il tratto di autostrada è rimasto chiuso per diverse ore e per chi transitava lungo il percorso l’uscita obbligatoria è stata Sibari.

