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Un ufficio dell'agenzia delle entrate, in una foto d'archivio del 4 maggio 2012. Maxi operazione degli ispettori dell' Agenzia delle Entrate tra venerdì sera e le prime ore di questa mattina con un centinaio di controlli in locali, bar e stabilimenti di note località balneari, tra le quali Capri, Portofino, Portocervo. Per i locali notturni i controlli sono avvenuti in collaborazione con agenti Siae. Gli esercizi oggetto della maxi operazione del Fisco in note località balneari di tutta Italia sono stati selezionati dopo una ''preventiva e approfondita attività di analisi del rischio'' basata su elementi informativi presenti in Anagrafe Tributaria e sulla conoscenza del territorio che hanno fatto emergere anomalie e assenza di controlli. E' quanto si apprende da fonti vicine all'operazione. Per quanto riguarda i locali notturni controlli e selezione sono stati svolti in collaborazione con gli ispettori della Siae. ANSA/STRINGER

Il gup del Tribunale di Vibo Valentia ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Domenico Fraone, 51 anni, commercialista di Filadelfia (residente a Parghelia), accusato di un reato tributario per aver indebitamente compensato nell’anno d’imposta 2016, ad avviso della Procura, la somma di 822.196,90 euro in misura superiore al limite di 700.000,00 euro consentito all’epoca del fatto. L’Agenzia delle Entrate aveva emesso un atto di recupero il 15 dicembre 2021 e contestualmente aveva trasmesso gli atti alla competente Procura. L’atto di recupero era stato poi annullato dalla Corte di Giustizia Tributaria di Vibo Valentia con sentenza nel 2022, confermata quindi da sentenza 2172/2023 (difensore avvocato Mario Bagnato). L’avvocato Francesco Matteo Bagnato, figlio del noto penalista di recente scomparso, facendo crollare l’impianto accusatorio dell’Ufficio dell’Agenzia Delle Entrate, ha quindi dimostrato nel giudizio penale che Domenico Fraone si era visto costretto a pagare somme non dovute per l’importo di 533.443,74 euro per atti tributari non dovuti ma pretesi illegittimamente dall’Agenzia Delle Entrate e che, per l’effetto, l’importo delle compensazioni per somme dovute ammontava a 268.753,16 euro, somma di gran lunga inferiore al limite massimo consentito di 700.000,00 euro. La tesi difensiva dell’avvocato Francesco Matteo Bagnato, già sostenuta dall’avvocato Mario Bagnato nel giudizio tributario di secondo grado, è stata totalmente accolta dal gup che ha dichiarato la più ampia formula assolutoria per Domenico Fraone con il non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste.
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