La mancanza di manutenzione (ordinaria e straordinaria) del manto stradale ha trasformato alcune vie di accesso in percorsi di guerra, aumentando incidenti e richieste di risarcimento
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Una strada con una superficie dissestata e piena di buche, che ricorda la consistenza del famoso formaggio svizzero, come testimonia in maniera efficace la foto postata sul gruppo social “Sei di Vibo Marina” da Francesco Maduli. Quelle buche sono il risultato di una manutenzione ordinaria e straordinaria mai eseguita. Ecco allora che diventa più che probabile uno pneumatico che si danneggia, ammortizzatori e sospensioni che vanno fuori uso, o la marmitta che riceve una bella botta. Per non dire, poi, del potenziale pericolo di cadute e distorsioni che possono capitare agli incolpevoli pedoni.
Ma la conseguenza peggiore, anche se non quantificabile, è il danno d’immagine: quello che penalizza una cittadina che, faticosamente, si sta sforzando di risollevarsi, proponendosi — grazie soprattutto ai prossimi investimenti privati — come meta turistica, «una gemma che ancora aspetta di splendere», come è stata definita recentemente con una metafora efficace. Non avrebbe, però, molto senso, a pochi passi da un bellissimo lungomare, avere strade impraticabili e vedere quartieri degradati, con una delle vie d’accesso che, tra l’altro, conduce all’ingresso del sottopasso di recente apertura, ma ancora privo di segnaletica, ridotta a un campo di battaglia con disagi che si amplificano in conseguenza delle piogge.
Il dissesto dei conti pubblici si abbatte anche sulle spese per la manutenzione stradale ma, in prospettiva, i costi potrebbero paradossalmente essere maggiori rispetto a quelli necessari per un intervento immediato, in quanto bisogna tener conto degli oneri indiretti che il Comune sarebbe costretto a sopportare a causa delle richieste di risarcimento per i danni subiti da automobilisti e pedoni.



