Nonostante le chiare disposizioni dell’ordinanza sindacale (n. 22 del 14 marzo 2025), che impone obblighi stringenti in materia di manutenzione del verde pubblico e privato, la realtà di viale della Pace a Vibo Valentia dipinge un quadro di totale abbandono. «I marciapiedi sono invasi da rampicanti ed erbacce provenienti da proprietà private, rendendo ostacolata la circolazione pedonale e compromettendo la sicurezza dei cittadini». La denuncia arriva al Il Vibonese direttamente da un residente della zona che, con tanto di documentazione fotografica, evidenzia il degrado della zona. Le foto mostrano chiaramente «vegetazione incontrollata che supera i confini privati, invadendo lo spazio pubblico e rendendo impraticabili i marciapiedi. Una condizione non solo contraria alle disposizioni comunali, ma anche pericolosa sia per i pedoni che per la viabilità stradale», è stato sottolineato.

Ancora più allarmante è la situazione dei «terreni incolti nella zona, in particolare in prossimità della strada incompiuta che avrebbe dovuto collegare viale della Pace con contrada Madonnella – è stato ancora specificato -, di proprietà del Comune di Vibo Valentia. In questo tratto, già teatro di un incendio lo scorso 6 giugno, con necessario intervento dei Vigili del fuoco, si riscontra la presenza di sterpaglie e vegetazione secca che costituiscono un grave rischio ambientale e sanitario, oltre a rappresentare un pericoloso potenziale innesco per nuovi roghi». La situazione è tale che l’area ha meritato un soprannome evocativo. «Non è tutto: quest’area – ha aggiunto il cittadino – è stata da me ribattezzata come “la strada dei cinghiali“, poiché da qui gli animali selvatici risalgono dalle campagne verso le zone urbane, mettendo a rischio la sicurezza dei residenti e dei veicoli in transito», sottolineando le molteplici problematiche legate all’incuria.

«Tutto ciò – ha sottolineato – avviene in aperta violazione dell’ordinanza sindacale, che impone ai proprietari di aree verdi e terreni incolti (pubblici o privati) l’obbligo di manutenzione, potatura e pulizia delle aree prospicienti spazi pubblici, proprio per evitare situazioni di degrado, rischio incendi e ostacolo alla circolazione». Di fronte a tutto questo, il cittadino si è già dato da fare: «Alla luce della persistente inadempienza, è già stata da me inviata negli scorsi giorni una diffida formale al Comune che ha documentato lo stato dei luoghi, chiedendo un intervento urgente e il rispetto delle disposizioni previste dalla normativa vigente».

«Ciò che fa più rabbia è il silenzio. L’assenza totale di controlli, di sanzioni, di interventi – ha poi aggiunto -. I cittadini, quelli che pagano le tasse e rispettano le regole, si sentono presi in giro. Perché il Comune c’è quando deve incassare, ma scompare quando si tratta di garantire i servizi minimi. E allora ci chiediamo: a cosa serve emanare ordinanze se poi non si ha il coraggio o la volontà di farle rispettare? A cosa servono le parole, se poi tutto resta com’era?», conclude con amarezza il residente. L’appello è chiaro: «Non è più tollerabile che Vibo Valentia venga lasciata in balia dell’incuria e del menefreghismo. Non è più accettabile che si scarichi ogni responsabilità sui cittadini quando è la stessa amministrazione a non dare il buon esempio. Non servono grandi opere o proclami: basterebbe iniziare dalle piccole cose. Dalla pulizia, dalla manutenzione, dal rispetto delle regole. Dalla serietà. Noi cittadini vogliamo vedere i fatti, non più soltanto le firme in calce alle ordinanze».