Una città senza spazi sicuri per i bambini, con parchi pubblici trascurati, giochi obsoleti e, in alcuni casi, veri e propri pericoli a cielo aperto. È questa la denuncia di un gruppo numeroso di cittadini vibonesi che ha lanciato una petizione online per chiedere al Comune interventi urgenti di manutenzione e rinnovo delle aree gioco.

L’appello – sottolineano i promotori – arriva dopo anni di segnalazioni rimaste inascoltate e, soprattutto, dopo i tragici incidenti che hanno coinvolto giovanissimi nei parchi cittadini: episodi che hanno acceso i riflettori sulle gravi carenze di sicurezza. «Non vogliamo che altre famiglie vivano simili tragedie – scrivono i promotori –. È tempo che le istituzioni ascoltino la voce della comunità».

Parchi dimenticati e strutture pericolose

Secondo la petizione, da almeno quindici anni i parchi gioco di Vibo Valentia soffrono la totale mancanza di manutenzione. Molte attrezzature risultano arrugginite, instabili o completamente assenti, demolite perché non a norma. Altre sono ormai inglobate dalla vegetazione.

Anche le aree di più recente realizzazione non sarebbero sicure: mancanza di recinzioni, terreni sconnessi, spigoli metallici scoperti, chiodi arrugginiti sporgenti e altri rischi che espongono bambini e famiglie a gravi pericoli.

I luoghi citati comprendono alcuni dei principali spazi verdi della città: Villa Gagliardi, Villa Comunale, il Parco delle Rimembranze, il Parco Urbano, il Parco “Sacra Famiglia”, il Piazzetta Annarumma, il Parco della Biodiversità di via Feudotto, oltre a varie aree gioco sparse tra piazze e vie cittadine.

Le richieste dei cittadini

Il documento elenca una serie di interventi richiesti:

  • sostituzione o riparazione delle attrezzature danneggiate o mancanti;
  • ispezioni regolari e manutenzione programmata;
  • maggiore attenzione all’igiene, con servizi igienici funzionanti e fontanelle;
  • spostamento delle aree gioco oggi collocate in luoghi ritenuti insalubri e pericolosi, come piazza Spogliatore (dentro un parcheggio) e piazza Annarumma (adiacente alla statale 18);
  • coinvolgimento attivo dei cittadini nelle decisioni, attraverso assemblee pubbliche;
  • tutela del verde e presenza di figure incaricate di sorveglianza per prevenire vandalismi e incidenti.

Un appello per il futuro

La petizione – che verrà indirizzata al Comune di Vibo Valentia e alle autorità competenti, tra cui Questura, Prefettura e Procura – vuole essere non solo una denuncia, ma anche un atto di responsabilità collettiva.

«Firmare significa dare forza alla nostra richiesta – sottolineano i promotori –. I parchi non sono un lusso, ma un diritto. Sono luoghi di gioco, socializzazione e crescita per i bambini, ma anche spazi di incontro per famiglie, adolescenti e anziani. Lasciarli al degrado significa privare la città di una parte essenziale della sua vita comunitaria».