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All’Archivio di Stato di Vibo i “Segni dei tempi. Dialoghi tra testamenti segreti e arte”

La rassegna sarà inaugurata sabato 8 ottobre alle 10.30. Si inserisce nella rassegna “Domenica di Carta”, proposta annualmente dal Ministero della Cultura

All’Archivio di Stato di Vibo i “Segni dei tempi. Dialoghi tra testamenti segreti e arte”

“Segni dei tempi. Dialoghi tra testamenti segreti e arte contemporanea”. È questo il titolo della mostra che sarà inaugurata sabato 8 ottobre, a partire dalle 10.30, nelle sale dell’Archivio di Stato di Vibo Valentia. La rassegna viene organizzata dalla realtà culturale vibonese e dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Calabria, in collaborazione con la sezione Calabria e Basilicata dell’Associazione nazionale archivistica italiana, il Museo arte contemporanea Acri, la Fondazione Cesare Berlingeri e l’Archivio Lia Drei & Francesco Guerrieri. Essa si inserisce nel novero delle manifestazioni proposte dal Ministero della Cultura in occasione dell’annuale edizione di “Domenica di Carta” e aderisce alla “XVIII Giornata del Contemporaneo” dell’Associazione dei Musei d’Arte contemporanea italiani. Il progetto espositivo – coordinato dalla soprintendente archivistica e bibliografica della Calabria e direttrice ad interim dell’Archivio di Stato di Vibo Valentia, Giulia Barrera, e curato dalle archiviste Antonella Bongarzone e Gemma-Anaïs Principe – si pone l’obiettivo di creare un dialogo tra antichi documenti d’archivio e opere d’arte contemporanea. [Continua in basso]

«L’Archivio di Stato di Vibo Valentia – si legge in una nota – conserva un fondo archivistico di atti notarili (1547-1895) che comprende al suo interno una piccola serie di “Testamenti segreti” (1614-1893). I testamenti segreti erano di norma consegnati dal testatore al notaio chiusi e sigillati, affinché fossero aperti solo alla morte di questi e su istanza degli eredi. Se nessuno degli interessati ne richiedeva l’apertura o se un nuovo testamento veniva redatto senza che il testatore ritirasse il precedente, rimanevano chiusi presso l’ufficio del notaio, per poi essere versati all’Archivio di Stato assieme agli altri atti. La scelta curatoriale della mostra, ovvero porre in dialogo l’arte contemporanea con i documenti archivistici – si aggiunge – trova fondamento nelle pratiche artistiche e nelle poetiche di ricerca sviluppate dalle artiste e degli artisti, individuati tra nomi già storicizzati e altri che si stanno affermando sulla scena dall’arte contemporanea, i cui lavori richiamano a una nuova significazione del segno e a una percezione atemporale della storia, con l’intento di riscriverla e plasmarla attraverso il gesto artistico».

Gli artisti chiamati a partecipare alla mostra sono: Caterina Arcuri, Alberto Badolato, Cesare Berlingeri, Annamaria Brissa, Rosella Cerra, Lia Drei, Niccolò De Napoli, Angelo Gallo, Francesco Guerrieri, Max Marra, Alessio Patalocco, Antonio Saladino, Angelo Savelli, Emilio Scanavino, Massimo Sirelli, Giulio Telarico e Silvio Vigliaturo. “Segni dei tempi. Dialoghi tra testamenti segreti e arte contemporanea” potrà essere visitata gratuitamente dal pubblico fino all’8 dicembre 2022, dal lunedì al venerdì e dalle ore 9 alle 13. In questo arco di tempo l’Archivio di Stato di Vibo proporrà anche iniziative ad hoc per le scolaresche e diverse aperture straordinarie, tra cui quella già fissata per domenica 9 ottobre, sempre dalle 9 alle 13.

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