Presepe barocco a Soriano, il commissario Luzza:«Uno spettacolo nello spettacolo»
La rappresentazione che ha attirato tantissimi visitatori anche da fuori provincia, si è svolta tra i suggestivi ruderi del Convento di San Domenico
Grande Successo per il presepe vivente in stile barocco tra i ruderi del convento Domenicano, che ha visto la partecipazione di numerosissimi visitatori, incantati dalla suggestione ricreata all’interno delle antiche botteghe cinquecentesche. Quest’anno per la prima volta è stato allestito e rappresentato un presepe vivente ispirato alla tradizione figurativa napoletana del Seicento e del Settecento in accordo con gli antichi splendori del complesso conventuale Barocco in rudere. E proprio in una suggestiva area monumentale dell’ antico convento è andata in scena la rappresentazione, coinvolgendo anche parte del centro storico da dove sono partiti i pastori e i Magi in cammino verso la “grotta”. [Continua in basso]
Il progetto – promosso dal Polo Museale e dalla la Pro Loco cittadina, in collaborazione con i “Giovani di San Domenico” e il Comune – che ha visto il coinvolgimento di 50 figuranti, è stato ideato e diretto da Mario Panarello, presidente onorario del Polo Museale, sostenuto dalla direttrice Mariangela Preta e dalla presidente della Pro Loco Maria Teresa Daffinà. “Per i visitatori è stato come immergersi in una sorta di Tableau vivant di un settecentesco presepe vivente di gusto napoletano – ha dichiarato Mariangela Preta – in accordo con il gusto le luci e i colori dei momenti suggestivi del Natale: dalla tradizionale Natività di Cristo all’annuncio degli angeli, dall’adorazione dei pastori all’arrivo dei Magi, sullo sfondo dello scenario unico dell’antico complesso conventuale in rudere nelle cui originarie botteghe sono stati ricreati i mestieri tipici di un borgo antico e scene di vita quotidiana riproducendo anche i costumi tipici del Barocco napoletano grazie all’abile sarta Carmela De Marco”.
Presente all’inaugurazione anche la commissione straordinaria in seno all’amministrazione comunale nella persona della dottoressa Maria Rosa Luzza, che ha espresso il compiacimento nel vedere realizzato un presepe di alto valore artistico: “L’evento – ha spiegato – era già pronto da due anni, ma a causa della pandemia non era stato possibile attuarlo, per cui la commissione ha colto il desiderio di realizzarlo, soprattutto dei giovani che avevano già cucito gli abiti e, quindi ci si è impegnati per la riuscita della manifestazione. Siamo davanti a un evento di grande suggestione in cui si vive uno spettacolo nello spettacolo – ha aggiunto il commissario Luzza – il presepe, infatti, coniuga la tradizione della natività con gli antichi mestieri che qui si presentano come un susseguirsi di antiche botteghe dove il visitatore viene coinvolto e travolto dalle emozioni, del resto in questo preciso momento storico in cui ci sono molte tensioni dovute alla paura della pandemia, la minaccia della guerra c’è voglia di fare comunità e il presepe rappresenta la massima espressione della pace e dell’armonia”. L’evento si ripeterà il 3 gennaio sempre alle 17:00. Ingresso gratuito.
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