Per non dimenticare, a Polia incontro sulla Shoah con la rabbina Barbara Aiello

“Per non dimenticare” l’orrore dell’Olocausto, delle discriminazioni, delle violenze per motivi etnici, culturali e religiosi. L’amministrazione comunale di Polia, nelle scorse ore, ha inteso promuovere un evento pensato per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza del dialogo e del rispetto in un’epoca ancora tristemente segnata dalla guerra. Così, nella scuola primaria sita in piazza Pizzonia, si è tenuto un partecipato confronto con rabbi Barbara Aiello, la prima donna in Italia a ricoprire tale titolo religioso. Nata negli Stati Uniti ma di origini italiane, da anni risiede in Calabria. Ha fondato una sinagoga unica nel Meridione d’Italia. [Continua in basso]

«L’iniziativa – informano gli amministratori – è stata voluta, appunto, per valorizzare la giornata della memoria in maniera diversa dal solito, per cercare di discostarsi dalla teoria “fredda” e portare una testimonianza più autentica, che potesse attecchire maggiormente, considerato il pubblico giovane». Una parentesi davvero significativa «perché il momento storico che stiamo vivendo è delicato e spaventoso, e conferma la ciclicità infinita della storia». L’iniziativa è poi stata estesa anche «agli altri plessi (esterni al paese) dell’istituto omnicomprensivo, e per la prima volta, come sottolineava dirigente scolastica Maria Viscone, i grandi plessi si sono spostati verso il piccolo centro. Sono infatti giunti gli studenti delle scuole secondarie di primo grado sia di Filadelfia che di Francavilla».

La rabbina Aiello è stata l’ospite speciale dell’iniziativa che ha vantato anche la partecipazione del sindaco Luca Alessandro, ds Maria Viscone e della professoressa Lionella Morano: «La rabbina – spiega la consigliera delegata alla Cultura, Alessia Buccinnà- è stata bravissima a relazionarsi con i ragazzi di diverse fasce d’età. È stata molto dolce e ha saputo coinvolgere dai più piccoli ai più grandi». E ancora: «La professoressa Morano ha introdotto l’ospite, leggendo anche una poesia di uno scrittore locale, il professore Galati, che abbiamo deciso di donare insieme ad una menorah e ad un’altra pergamena alla rabbina. Ha prima parlato delle sue origini, della sua vita, della sua cultura, utilizzando delle fotografie e interagendo attivamente con gli studenti. Ha fatto loro suonare alcuni strumenti tradizionali, li ha poi chiamati a scegliere un oggetto da un tavolo precedentemente sistemato per raccontarne la storia. E infine, dopo aver risposto a varie domande e curiosità, ha cantato insieme ai ragazzi la canzone Evenu Shalom Aleichem», sottolinea ancora la consigliera comunale. Agli studenti sono stati donati dei libri sulla piccola Anna Frank. Insomma, un confronto davvero ricco per i ragazzi che hanno potuto approfondire una delle pagine più oscure della storia.

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