Il maestro organista Pronestì premiato a Lipsia nel segno di Bach

Quando si dice “Toccata e fuga” un nome ascende su tutti nel mondo organistico: Johann Sebastian Bach. Compositore, organista eccelso, maestro di Cappella, in una sola parola Kantor, altissima figura musicale che racchiude in se tutta l’esecuzione della musica protestante. Padre della scuola classica di ogni organista, raggiunse l’apice artistico a Lipsia, nella grande Thomaskirche dove, al centro del coro, riposa sotto una bronzea lapide. Con Thomaskirche si identifica anche l’alto privilegio che viene dato all’organista ospite scelto dal Thomasorganisten per suonare ai preziosi organi posti sulle immense tribune che si affacciano sulla tomba del grande Bach. E questa scelta è caduta sul maestro organista vibonese Salvatore Pronestì che, in ben due concerti, 3 e 4 gennaio, è stato il primo organista solista dell’anno 2020 in Thomaskirche. Dopo anni di tournée internazionali, tra cui la recente a New York, con il recital in Bachkirche, Pronestì ha ricevuto a Lipsia l’alto riconoscimento che, in campo organistico, è un vero e proprio vertice. A sottolineare tutto ciò anche la forte stima ed attenzione che il pastore della Thomaskirche, reverendo Robert George Moore ha riservato al maestro, pubblicamente soddisfatto della reciproca collaborazione nella celebrazione degli Orgelvesper. Da Lipsia quindi la ripartenza, con Bach nel cuore, per la continua ed appassionata promozione e divulgazione della grande musica organistica da parte dell’artista vibonese.

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