sabato,Aprile 20 2024

I valori della Cavalleria di scena a Pizzo (FOTO/VIDEO)

Promossa dalla sezione dell’Associazione nazionale dei cavalieri al merito della Repubblica italiana, si è tenuto al centro “Koinè” l’incontro su “La Cavalleria oggi nell’attualità dei suoi valori”

I valori della Cavalleria di scena a Pizzo (FOTO/VIDEO)

Gaetano Paduano, presidente dell’Associazione nazionale cavalieri al merito della Repubblica, sezione di Vibo Valentia, spiega chi è, cos’è un Cavaliere al merito e perché viene insignito di questa onorificenza.

La sezione territoriale dell’Ancri nasce nel novembre del 2016 e nella sala congressi dello studio del socio Giuseppe Betrò, a Pizzo, racconta la “Cavalleria oggi nell’attualità” dei suoi valori.

«Promuoviamo attività sociali, benefiche e filantropiche – ha afferma il Presidente Paduano -. L’obiettivo è quello di dare un contributo alla crescita sociale e culturale del territorio». L’Ancri si presenta, così, all’opinione pubblica, promuovendo il proprio ruolo e le proprie attività. E s’interroga, in un suggestivo percorso, tra le storie e le leggende narrate dalla scrittrice Maria Concetta Preta e tra le pieghe della società moderna descritte dal giornalista e sociologo Maurizio Bonanno.

La “Cavalleria e i suoi valori nell’attualità”, se ne parla a Pizzo

All’intervento iniziale del presidente Paduano si sono aggiunti quelli di monsignor Giuseppe Fiorillo, ormai amico dell’Ancri vibonese, tanto da essere definito il padre spirituale dello stesso sodalizio, nonché quelli del sindaco della città di Pizzo, Gianluca Callipo e del Commendatore di Merito con Placca Aurelio Badolati delegato vicario della delegazione Calabria del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, accompagnato nella circostanza dal cancelliere della medesima delegazione – Cavaliere di Merito con Placca Pasqualino Guerrisi.

Presenti, tra gli altri, il direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia, Angela Caligiuri ed il presidente del Comitato provinciale della Croce Rossa Italiana, Caterina Muggeri, che hanno colto di buon grado l’invito del presidente Paduano porgendo i loro saluti e considerazioni sui temi trattati. Cogliendo l’invito di monsignor Fiorillo, al termine dei lavori, tutti sono stati «concordi sulla necessità che oggi il vero cavaliere, nobile d’animo, corretto e fedele, come chiunque altro svolge funzioni particolari, deve collocarsi tra i bisognosi, senza costruirsi piedistalli, per essere saldo e sicuro punto di riferimento sia nelle vicissitudini nascenti dal particolare momento di svantaggio economico che contro le ingiustizie e le mafie di genere».

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