sabato,Aprile 20 2024

Tropea Festival, si lavora alla sua istituzionalizzazione

Una proposta di legge regionale sarà discussa su iniziativa del consigliere Giuseppe Mangialavori. Si punta ad ottenere un finanziamento fisso di 100mila euro.

Tropea Festival, si lavora alla sua istituzionalizzazione

Una proposta di legge regionale che mira ad istituzionalizzare uno degli eventi culturali di maggior richiamo e interesse che si svolgono nel Vibonese. L’iniziativa è del consigliere regionale della Casa della libertà, Giuseppe Mangialavori; l’evento in questione è il “Tropea Festival leggere&scrivere”, affermata kermesse culturale e letteraria di cui recentemente, nel mese di ottobre, si è svolta la quarta edizione.

La manifestazione, com’è noto, è organizzata dal Sistema bibliotecario vibonese che, insieme ad una serie di partner istituzionali e privati, fa fronte elle esigenze organizzative sul piano economico grazie ai fondi erogati dall’Unione Europea sulla base del bando regionale per i cosiddetti eventi storicizzati. Ciò a cui si ambisce ora, nella proposta di Mangialavori, è uno stanziamento fisso, a valere su fondi di bilancio regionale, di circa 100mila euro, che possa consentire di far fronte a buona parte dei costi organizzativi e dunque ascrivendo l’evento stesso alle attività istituzionali della Regione.

La proposta è stata discussa ieri in un’iniziativa che si è tenuta presso il Sistema bibliotecario, al polo culturale Santa Chiara, alla presenza del sindaco della città Elio Costa, del direttore del Sbv, Gilberto Floriani, di Maria Teresa Marzano direttore artistico del Festival e dello stesso Mangialavori.

Nel corso dell’iniziativa di ieri è stato illustrato l’iter legislativo che la proposta dovrà attraversare con il passaggio nella commissione regionale Cultura, presieduta da Michele Mirabello, e la successiva discussione in consiglio regionale. Unanime condivisione è stata espressa in relazione alla validità e all’opportunità della proposta avanzata da Mangialavori. «Si punta a dare maggiore tranquillità ai promotori del festival per consentire loro di programmare l’evento con la certezza della disponibilità delle risorse» ha detto il consigliere regionale. A richiamare il «ruolo della città ospitante, che grazie al festival ha conosciuto a una grande vivacità e una notevole partecipazione di pubblico e studenti» il sindaco Elio Costa, il quale ha inoltro proposto di «aggiungere anche il nome di Vibo nella denominazione ufficiale per poi, in un secondo momento, caratterizzarlo unicamente come “vibonese”».

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