venerdì,Marzo 29 2024

Caro energia, ecco il decreto con gli orari sull’accensione dei riscaldamenti

Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas natura

Caro energia, ecco il decreto con gli orari sull’accensione dei riscaldamenti

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il decreto che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, da applicare per la prossima stagione invernale come previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale. Lo rende noto il dicastero. Il periodo di accensione degli impianti, spiega il ministero della Transizione ecologica, «è ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio». [Continua in baso]

In presenza di «situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati al decreto, purché per una durata giornaliera. Inoltre, i valori di temperatura dell’aria sono ridotti di un grado centigrado».

Per agevolare l’applicazione delle nuove disposizioni, spiega il ministero, «Enea pubblicherà un vademecum con le indicazioni essenziali per impostare correttamente la temperatura di riscaldamento che gli amministratori di condominio potranno rendere disponibile ai condomini». Le riduzioni per il riscaldamento, previste dal decreto del Mite, hanno delle esenzioni: in particolare, «non si applicano agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili», fa sapere il ministero della Transizione ecologica.

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