giovedì,Marzo 28 2024

Pino caduto a Parghelia, Vasinton: «Il sindaco conosceva i rischi e non ha fatto nulla»

Per il consigliere di minoranza «è grave che Landro si giustifica con la carenza di fondi per il mancato intervento quando poteva rivolgersi alla Protezione civile o transennare la strada»

Pino caduto a Parghelia, Vasinton: «Il sindaco conosceva i rischi e non ha fatto nulla»

«E’ di pochi giorni fa la notizia della caduta di un grosso pino marittimo d’alto fusto davanti alla stazione ferroviaria di Parghelia, che per fortuna non ha provocato danni a cose e soprattutto a persone. Da una dichiarazione del sindaco Antonio Landro siamo venuti a conoscenza che l’Amministrazione sapeva del rischio e che non vi erano le risorse economiche per poter intervenire ed eliminare il rischio di caduta con possibili gravi danni per i cittadini, aggiungendo anche che vi sono altri alberi su cui bisogna intervenire». A riferirlo, in un comunicato stampa, è Daniele Vasinton, consigliere comunale di minoranza a Parghelia che interviene sul caso dell’albero caduto nei giorni scorsi, durante un’ondata di maltempo, per rimarcare come a suo avviso dalle «dichiarazioni del sindaco e da altre azioni emerge tutta la sua inadeguatezza al ruolo che occupa ed è quindi una iattura per Parghelia. Intanto sono ridicole le motivazioni del non intervento da parte del sindaco e, dunque, ammesso che nelle casse comunali non si avevano risorse per tagliare un albero pericolante, in urgenza ed immediatezza, si poteva prima rivolgere alla Protezione civile. Inoltre, una volta presa contezza della pericolosità pubblica del pino marittimo, si poteva anche nelle more delle procedure di risoluzione del problema, transennare la strada. Le responsabilità del sindaco sono chiare e nel suo interesse e ancor prima dei cittadini amministrati, si auspica che gli interventi futuri saranno immediati e consoni alla salvaguardia della incolumità pubblica. Si rammenta che l’articolo 50, comma 5°, D. Lgs. 267/2000 si collega con l’articolo 54 del D. Lgs. 267/2000 il quale al comma 2° dispone che il sindaco, nella qualità di ufficiale del Governo, può adottare provvedimenti contingibili ed urgenti con lo scopo, la finalità di reprimere e prevenire pericoli che minacciano la pubblica incolumità». In conclusione Vasinton invita «il sindaco a trovare le risorse economiche ed incaricare un agronomo per la perizia fitosanitaria e fotostatica delle piante di alto fusto che presentano criticità, e procedere all’abbattimento per la tranquillità dei cittadini».

LEGGI ANCHEMaltempo nel Vibonese, frane e smottamenti in diversi centri – Video

top