«Si torni al voto! Ridiamo un futuro alla nostra città». È questo l’imperativo che apre un intervento del consigliere comunale d’opposizione di Vibo Valentia Giovanni Russo nel pieno dell’impasse che caratterizza l’attuale fase politica e vede il sindaco Elio Costa alle prese con una difficile operazione di riavvio dopo l’azzeramento della Giunta. «La condizione di difficoltà che attraversa la nostra città – spiega Russo – deve indurre chi come me è componente dell’attuale consiglio comunale, ad una profonda riflessione. Già, un consiglio comunale, quello di Vibo Valentia, che in questi anni è stato svilito da atteggiamenti autoreferenziali, caratterizzati più dalla smania di protagonismo che non dalla reale volontà di servire la nostra città. Contraddistinto da divisioni e da ambizioni e non da proposte indirizzate alla crescita di Vibo Valentia. Un consiglio composto da gente che di rado ha posto la sua attenzione sulla conoscenza della realtà del nostro luogo delle sue virtù e dei suoi disagi. Ecco perché oggi, è percepito distante e allo stesso tempo debole dalla comunità vibonese. Non da meno una Giunta apparsa da subito avulsa dai reali bisogni della città e priva di una ben che minima capacità di offrirle una prospettiva di crescita. Il viaggio di questa amministrazione è da subito apparso senza una rotta precisa, senza un progetto di città, senza aver chiaro quali siano i valori ai quali ispirarsi». Per Russo «la nostra è comunità fatta di uomini e donne che rappresentano la vera ricchezza, con le relazioni che nascono e si sviluppano, con la loro sensibilità sociale e culturale, capace di aggregare e suscitare sentimenti ed emozioni condivise. Sentimenti che nascono dalla consapevolezza del cittadino di poter partecipare, proporre, contribuire, scegliere, per realizzare un progetto in cui si riconosca e per il quale valga la pena impegnarsi a fondo, nell’interesse della propria comunità. Quella forma di responsabilità sociale che non può prescindere dal radicamento e dal senso di appartenenza alla comunità locale e che trova nella comunità stessa l’ambito privilegiato per la sua applicazione concreta».
LEGGI ANCHE: L’editoriale | L’anno che verrà e la porta stretta che il sindaco Costa deve attraversare