giovedì,Maggio 16 2024

Rimodulazione del Piano di riequilibrio: arriva il sì del M5S e di “Vibo Democratica”

Annunciato dai consiglieri di opposizione Policaro, Miceli, Santoro e Pisani il voto favorevole in aula alla rielaborazione documento contabile già bocciato dalla Corte dei Conti

Rimodulazione del Piano di riequilibrio: arriva il sì del M5S e di “Vibo Democratica”
Un momento di un precedente consiglio comunale

«Lunedì 31 gennaio voteremo in Consiglio convintamente la proposta di avvalerci della facoltà, introdotta da ultimo dal Legislatore, di poter rimodulare quel Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, confezionato in solitaria e deliberato nell’agosto del 2019 dall’amministrazione Limardo, poi sonoramente bocciato dalla Corte dei Conti calabrese ed attualmente oggetto di impugnativa innanzi alle Sezioni Riunite.Ciò perché, da sempre, abbiamo rilevato che lo stesso era insostenibile in quanto errato e, soprattutto, perché per senso di responsabilità intergenerazionale, non possiamo permettere che gli errori, prima della novella legislativa inemendabili, commessi in materia finanziaria condannino i cittadini vibonesi, anche delle prossime generazioni, a subìre ingiustamente gli effetti drammatici di un secondo dissesto finanziario».

È quanto annunciano di fare oggi in aula i consiglieri di opposizione Marco Miceli e Giuseppe Policaro, del gruppo “Vibo Democratica”, e i rappresentanti del Movimento 5 Stelle Domenico Santoro e Silvio Pisani. [Continua in basso] 

«Nondimeno – proseguono  – ciò consentirebbe nel frattempo di poter incamerare ulteriori ed importanti risorse di cui il nostro Comune diversamente non potrebbe beneficiare se dovesse arrivare, come prevedibile, una bocciatura sull’invastito ricorso appeso dall’amministrazione innanzi alle Sezioni Riunite che, più volte, anche in tempi recenti, si sono già pronunciate sostenendo il principio dell’intangibilità  dei piani di riequilibrio deliberati dagli enti.
Di fatto – spiegano sempre i consiglieri –  votare favorevolmente la proposta  di rimodulare il Piano di riequilibrio, è un’ammissione di colpa certificata dell’attuale maggioranza che quel Piano, come noto, lo ha redatto, proposto e votato e, nello stesso tempo, rappresenta una seconda opportunità certamente da cogliere per il sindaco e la sua giunta che, a nostro giudizio, dovrebbe far tesoro dell’errore più grave in precedenza commesso: quello di pensare di poter essere autoreferenziale in una materia così cruciale, delicata ed importante che, difatti, involge gli interessi di un’intera comunità e non soltanto quelli di una parte di essa. A partire – concludono gli esponenti della minoranza – dall’adozione di una misura più convinta nella riscossione dei tributi per stanare definitivamente i cosiddetti “furbetti”».

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