giovedì,Aprile 18 2024

Unioni civili, la politica vibonese ha le idee chiare

Pronti ad applicare la nuova legge i primi cittadini di Arena, Zungri e San Calogero. Per Antonio Lo Schiavo: «La posizione di Costa dà di Vibo un’immagine conservatrice». Il più entusiasta è Bartone: «Le coppie che si uniranno a Soriano riceveranno in omaggio i nostri famosi mostaccioli».

Unioni civili, la politica vibonese ha le idee chiare

Unioni civili, alle posizioni da “obiettori di coscienza” dei primi cittadini di Acquaro, Giuseppe Barilaro, e Vibo Valentia, Elio Costa, fa da contraltare la diversa impostazione che danno i colleghi di San Calogero, Nicola Brosio, e Arena, Antonino Schinella.

«A mio modo di vedere – ha detto Brosio – non bisogna accanirsi verso persone che intendono condividere un percorso affettivo senza arrecare danno ad alcuno. Al contrario, non mi sento di condividere le manifestazioni tipo “Gay Pride” in quanto vi è una esibizione distorta della propria sessualità ed un modo errato di rivendicare i propri diritti. Ritengo che nessuno avrebbe da ridire su chi vive amorevolmente in simbiosi con una persona dello stesso sesso e sotto lo stesso tetto in quanto credo non sia giusto arrogarsi il diritto di censurare gli altri, semmai sarebbero da castrare chimicamente per esempio i pedofili e chi violenta le donne. Non ho ancora letto a fondo la normativa recentemente approvata ma mi pare che la finalità di garantire a queste persone diritti che attualmente sulla base della loro “diversità” non potevano avere sia assolutamente da condividere».

Molto più progressiste le considerazioni di Antonino Schinella: «Quella approvata definitivamente alla Camera non è una legge ma una questione di civiltà. Celebrerò di buon grado le unioni di due persone, indipendentemente dal sesso, che vorranno pubblicamente coronare il loro sogno d’amore. Rispetto quanto dichiarato dall’amico Barilaro ma non lo condivido».

Acquaro, Barilaro dice no alle unioni civili tra persone dello stesso sesso

A criticare, invece, apertamente l’obiezione di Ellio Costa è il consigliere comunale di minoranza di Vibo Antonio Lo Schiavo: «Ritengo un grave errore, soprattutto per un sindaco di un capoluogo di provincia, nonché per un magistrato, esprimere una tale posizione che ancora di più proietta l’immagine di Vibo Valentia come una città conservatrice, chiusa e ostile ad ogni diversità. In questi momenti – ha aggiunto – ho il rammarico di non aver potuto realizzare le idee di una mia cara amica, che purtroppo oggi non c’è più, con cui sognavo di costruire (ancor prima della legge) una città pioniera nelle politiche sociali e nella tutela dei diritti civili, dando l’immagine di Vibo come una comunità tollerante, progressista, inclusiva».

Unioni civili, Elio Costa eserciterà l’“obiezione di coscienza”

Contrario allo spirito della legge è Franco Galati (Zungri) che, comunque, in quanto pubblico ufficiale chiarisce: «non posso esimermi da applicare le normative dello Stato».

Convinto della inevitabilità di applicare finalmente a tutti i cittadini l’articolo tre della Costituzione, che vuole tutti i cittadini considerati uguali di fronte alla legge, è, infine, il sindaco di Soriano Calabro, Francesco Bartone, che va oltre: «Non solo sarò lieto di celebrare le unioni civili tra due persone dello stesso sesso ma le coppie che sceglieranno il mio comune per espletare questo rito civile riceveranno in regalo una confezione del nostro dolce tipico, i mostaccioli».

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