giovedì,Aprile 25 2024

Vibo: «Fondi per eliminare le barriere architettoniche destinati ad altri fini»

Quindici consiglieri di minoranza presentano un'interrogazione al sindaco per chiedere spiegazioni sul mancato rispetto di leggi, atti deliberativi e impegni presi

Vibo: «Fondi per eliminare le barriere architettoniche destinati ad altri fini»
Il sindaco Maria Limardo

L’interessamento all’eliminazione delle barriere architettoniche e l’elaborazione di nuovi canoni culturali per l’integrazione delle persone portatrici di handicap rappresentano un passaggio necessario e rilevante, in termini di impegno, per tutte le forze di opposizione in Consiglio comunale a Vibo Valentia che hanno infatti presentato un’apposita interrogazione rivolta alla giunta guidata dal sindaco Maria Limardo. Il documento, siglato da tutti i consiglieri comunali di minoranza, pone l’accento anche sui principi fondamentali sanciti dalla Carta costituzionale inerenti le finalità sociali e il richiesto adempimento ai doveri inderogabili di solidarietà.

In tal senso, i consiglieri firmatari dell’interrogazione evidenziano come nel territorio comunale di Vibo Valentia si registrino “ancora gravi carenze con riferimento alla fruibilità degli spazi urbani e degli edifici pubblici a causa della mancata attuazione delle disposizioni vigenti in materia di abbattimento delle barriere architettoniche“. Quindi i consiglieri citano diversi esempi di spazi urbani con la presenza di barriere architettoniche come i marciapedi di Viale Kennedy, via Dante Alighieri e via Della Pace che non sono fruibili”, mentre “in via Santa Ruba, nel tratto di strada che collega il liceo Capialbi ed il terminal bus, il marciapiedi è assente”. Solo alcuni esempi, per i consiglieri di minoranza, di un centro urbano disseminato di barriere e ostacoli, che non consentono la fruibilità ai diversamente abili e costituiscono un grave pericolo per l’incolumità di qualsiasi pedone“. [Continua in basso]

L'aula consiliare di Palazzo "Luigi Razza"
L’aula consiliare di Palazzo Luigi Razza

Eppure, il Consiglio comunale di Vibo Valentia, nella seduta del 8 luglio del 2020 – spiegano i consiglieri di minoranza – ha “approvato all’unanimità un atto deliberativo – delibera di consiglio n°42 del 8/7/2020 – che impegnava l’esecutivo a predisporre senza ulteriori indugi gli appositi e specifici piani (P.eb.a. e P.a.u), per l’eliminazione delle barriere architettoniche, in ottemperanza a quanto stabilito dalle leggi vigenti“.
Il deliberato dell’ordine del giorno obbligava poi “il sindaco e la giunta a promuovere la semplificazione e la definizione chiara delle responsabilità in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, predisponendo senza ulteriori indugi un piano operativo per la messa a norma delle barriere esistenti, rilevate attraverso una mappatura delle stesse a livello di edifici pubblici e mobilità pedonale, con l’istituzione di una banca dati costantemente aggiornabile dagli organi preposti in base alle segnalazioni dei cittadini“.

In riferimento a tale ordine del giorno, le forze di opposizione evidenziano anche che tale piano deve prevedere “la stima dei costi per singolo intervento, l’individuazione delle necessità e delle emergenze, le differenti priorità per ogni intervento o gruppi di intervento in base all’importanza delle varie funzioni interessate, le eventuali risorse economiche utilizzabili, l’incentivo all’utilizzo di risorse economiche derivanti dalla legge n. 13/89 per quanto attiene ai contributi pubblici per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli immobili privati”. Ed ancora: “l’istituzione di un tavolo tecnico permanente per la costruzione, programmazione e monitoraggio degli interventi, da realizzare nel tempo, che veda anche la partecipazione della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici al fine di definire procedure realistiche per l’abbattimento delle barriere nel rispetto dei vincoli architettonici e a valutare la possibilità di predisporre i P.e.b.a. ed i P.a.u nell’ambito di convocazioni straordinarie delle Commissioni consiliari Urbanistica, Lavori Pubblici, Servizi Sociali e Pari Opportunità, coinvolgendo anche  rappresentanze qualificate delle associazioni che si occupano di disabilità“.

I consiglieri di minoranza fanno quindi notare che: “dopo oltre due anni dall’approvazione del suddetto ordine del giorno e ad oltre trenta anni dagli strumenti normativi forniti dal legislatore, sembrerebbe che il Comune non abbia ancora redatto i Peba e i Pau e non ha provveduto ad assolvere agli altri adempimenti previsti dalla delibera di Consiglio n°42  approvata in data 8/7/2020. Per migliorare la fruibilità degli spazi urbani non si sarebbe altresì approfittato dei fondi di cui alla legge n. 160 del 27 dicembre 2019 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022), che prevedeva, per ciascun anno, dal 2020 al 2024, l’assegnazione agli enti locali di contributi, entro il limite massimo di 500 milioni di euro annui (130mila euro all’anno per il Comune di Vibo), per investimenti destinati ad opere pubbliche di efficientamento  energetico, sviluppo territoriale sostenibile ivi compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche”.

Ci si trova così dinanzi ad un’amministrazione che – ad avviso dei consiglieri di minoranza, “continua ad intervenire in maniera non organica, senza avere contezza delle emergenze, priorità e tipo di interventi da effettuare” e da qui l’interrogazione al sindaco Maria Limardo per conoscere lo stato dell’arte in ordine alla redazione dei Peba e dei Pau e chiede di “motivare il ritardo nell’adempiere ai punti del deliberato ordine del giorno e di specificare le ragioni per le quali i fondi che potevano essere destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche sono stati destinati ad altri fini”. 

L’interrogazione è firmata da quindici consiglieri comunali: Marco Miceli, Giuseppe Policaro, Domenico Santoro, Silvio Pisani, Lorenza Scrugli, Stefano Soriano, Laura Pugliese, Loredana Pilegi, Giusy Colloca, Katya Franzè, Elisa Fatelli, Giuseppe Russo, Pietro Comito, Stefano Luciano, Anthony Lo Bianco.

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