Piano regolatore del Porto, il sindaco Limardo ribadisce la vocazione polifunzionale
Si procederà con la redazione di una prima bozza che verrà successivamente condivisa tra Comune e Capitaneria
In vista della redazione del Piano regolatore del porto, si è tenuto ieri a Vibo Marina un incontro tra l’amministrazione comunale, i rappresentanti degli enti coinvolti e gli operatori privati che a vario titolo svolgono attività all’interno dell’infrastruttura. Lo scopo della riunione è stato quello di conoscere dall’esperienza diretta degli operatori i loro piani di sviluppo della struttura portuale, le problematiche e le aspettative su quella che è la più importante infrastruttura del territorio. Il sindaco Maria Limardo spiega attraverso un comunicato stampa di aver ribadito la necessità di «mantenere la vocazione polifunzionale del porto di Vibo Marina, sia sul piano commerciale quanto turistico e peschereccio, incrementando quegli interventi che possono consentire un miglioramento nella fruizione dello stesso da parte di chi è chiamato ad operare in stretta collaborazione con gli enti territoriali». [Continua in basso]
Il Comune di Vibo Valentia «intende quindi recitare il ruolo di legittimo protagonista nelle dinamiche di sviluppo non soltanto dell’infrastruttura – ha dichiarato il primo cittadino -, ma anche di crescita di tutto l’indotto, mettendo a disposizione dell’autorità le proprie competenze in materia ed affiancando le altre istituzioni, a cominciare dalla Capitaneria, nell’ottica di una sinergia che agevoli uno sviluppo armonico di tutta l’area, con ricadute positive per l’intero territorio».
Sebbene ancora il tutto sia alle prime fasi, per l’amministrazione comunale di Vibo sul Piano regolatore del porto occorre muoversi presto e bene nel solco della Legge 84/94 aggiornata al 2022, con la redazione del Documento di pianificazione energetica ed ambientale per perseguire adeguati obiettivi.
Nello specifico «indirizzi strategici per l’implementazione di precise misure al fine di migliorare l’efficienza energetica e di promuovere l’uso delle energie rinnovabili, puntando quindi ad un porto “green”. Contestualmente si lavorerà alla redazione del fondamentale Documento di pianificazione strategica di sistema (Dpss), quindi del Piano regolatore. Proprio nel Dpss verranno indicate strategie ed obiettivi che dovranno essere applicati nel Piano regolatore, che comprendono le macro destinazioni delle aree, l’interazione città-porto, gli indirizzi generali che consentiranno all’autorità di sistema portuale di individuare la vocazione dei vari porti, procedendo ad una programmazione di sviluppo che si integri con quella delle amministrazioni competenti e non vada in contrapposizione». All’esito della riunione, l’autorità procederà con la redazione di una prima bozza che verrà successivamente condivisa con gli enti, in particolare Comune e Capitaneria, per eventuali modifiche migliorative.
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